I promotori e organizzatori di B2Cheese, la fiera internazionale B2B dedicata al settore lattiero-caseario, (Promoberg in collaborazione con l’Associazione The Cheese Valleys Le Tre Signorie e l’agenzia di comunicazione integrata PG&W di Alberto Gottardi), hanno sintetizzato i dati del settore lattiero-caseario del 2024, per informare e supportare gli operatori del settore, che grazie alla loro attività promuovono l’eccellenza del Made in Italy nel mercato globale.

Produzione ed esportazioni 

I dati evidenziano una crescita significativa nella produzione e nelle esportazioni del Made in Italy, consolidando la posizione nel mercato internazionale. Nel periodo gennaio-agosto 2024, si è osservato un aumento dell’11,5% in volume e del 7,6% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con quasi 450.000 tonnellate esportate. 

Domanda interna 

Nonostante la crescita delle esportazioni, la domanda interna ha tuttavia mostrato segnali di contrazione. Nei primi nove mesi del 2024, la spesa delle famiglie italiane per latte e derivati è diminuita dell’1,2%, con una riduzione dei volumi acquistati dello 0,6%. In particolare, si è registrato un calo del 7% negli acquisti di latte fresco, mentre lo yogurt ha visto una crescita del 3,8% in volume (leggi l’articolo completo: Ruminantia).

Produzione del latte 

Nei primi nove mesi del 2024, la produzione nazionale di latte è aumentata dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha portato la produzione totale a sfiorare le 13 milioni di tonnellate, con un grado di autoapprovvigionamento superiore all’80%.

Incremento dei prezzi alla stalla

Parallelamente alla crescita produttiva si è registrato un aumento dei prezzi del latte alla stalla. A ottobre 2024, il prezzo medio ha raggiunto 55,28 euro per 100 litri, con un incremento di 5,4 euro rispetto all’anno precedente. Il valore medio di formaggi DOP ha registrato un incremento.

Luci e ombre, quindi, per l’anno che si è concluso. Anche se le prospettive rimangono positive (si prevede una domanda crescente in mercati come Medio Oriente, Africa e Sud-Est asiatico), ciò a cui bisogna prestare attenzione è l’aumento registrato delle importazioni, soprattutto di formaggi freschi e semiduri.

Questo, insieme alla tenuta del mercato interno, sarà la principale sfida per il prossimo futuro.