I vitelli da latte appena nati sono solitamente stabulati in box singoli e in ambienti relativamente poveri di stimoli. Alcuni studi dimostrano però che ambienti impoveriti possono limitare l’espressione del comportamento naturale di questi animali, il che può portare a frustrazione. Interessanti in questo contesto sono le opportunità offerte dall’arricchimento ambientale attraverso l’aggiunta di diverse tipologie di oggetti fisici negli ambienti in cui gli animali vivono.

In questo nuovo articolo per la rubrica “Obiettivo vitelli by Virbac” andiamo ad approfondire queste opportunità, riportando i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Reading (Reading, Regno Unito) e della Dalhousie University (Truro, Canada), pubblicato sul Journal of Dairy Science, che valuta l’effetto di diverse tipologie e schemi di arricchimento ambientale nell’allevamento dei vitelli da latte di razza Frisona.

I vantaggi dell’arricchimento ambientale

In generale, l’arricchimento ambientale può essere utile in diverse specie animali in quanto offre loro l’opportunità di esprimere il loro comportamento naturale. Nel caso degli animali da allevamento, si ricorre prevalentemente all’aggiunta di oggetti negli spazi di stabulazione.

Si ritiene che per essere degli efficaci elementi di arricchimento fisico, gli oggetti devono avere utilità funzionali e facilitare lo sviluppo delle capacità comportamentali degli animali.

Ad esempio, nei bovini da latte, le spazzole meccaniche vengono utilizzate efficacemente per pulirne il corpo, in particolare nei punti difficili da raggiungere, ma anche per stimolare la loro motivazione alla toelettatura e per ridurre lo stress o la frustrazione derivanti dalla noia.

E nei vitelli?

Nell’allevamento dei vitelli, le spazzole possono essere utilizzate per compensare l’assenza della frequente toelettatura che riceverebbero dalla madre in natura. Le corde possono soddisfare l’esigenza della manipolazione orale e le tettarelle possono stimolare la motivazione alla suzione dei vitelli e ridurre i loro comportamenti orali non a scopo alimentare, compresa la suzione dei compagni o delle componenti della stalla, oltre a stimolarli a secernere più ormoni legati alla sazietà (insulina e colecistochinina), che possono aiutarli a rilassarsi.

Alcuni studi hanno dimostrato che fornire parte della razione attraverso una rete per gli alimenti incoraggia i vitelli ad impegnarsi nella raccolta, e può essere utile come metodo per aumentare la naturalezza del comportamento alimentare. Poiché i vitelli possono utilizzare le loro percezioni sensoriali per scegliere alimenti appetibili, spruzzare un’aroma di frutti rossi (il preferito dalle manze) sulla razione alimentare può stimolare ulteriormente il loro interesse per il cibo.

Tuttavia, non è ancora chiaro quale degli elementi sopra menzionati fornisca la maggiore stimolazione.

Poiché la stabulazione in gruppi sta diventando sempre più popolare e gli animali che vivono nello stesso ambiente possono imitare i comportamenti reciproci, vale la pena studiare se questa tipologia di stabulazione possa incrementare ulteriormente l’utilizzo di elementi di arricchimento fisico.

Non solo gli oggetti ma anche come vengono presentati

Un’altra caratteristica che devono avere gli oggetti impiegati come arricchimento fisico è quella di riuscire ad attrarre e a mantenere nel tempo in modo efficace l’interesse di un animale.

È stato visto che il modo con cui gli oggetti sono presentati (ad esempio, alternativamente o simultaneamente) gioca un ruolo importante nell’utilizzo degli oggetti stessi. Rinnovare gli oggetti (sostituire gli oggetti familiari con oggetti nuovi) mantiene la novità ed è stato dimostrato che stimola l’interesse degli animali per gli elementi di arricchimento per un periodo di tempo più lungo; pertanto, mettere a disposizione dei vitelli alcuni oggetti seguendo uno schema di presentazione a rotazione può mantenere vivo il loro interesse e fornire esperienze attraverso l’esposizione a stimoli nuovi e non nocivi.

In ogni caso, alcuni elementi possono essere in grado di soddisfare in modo continuativo la motivazione degli animali ad eseguire determinati comportamenti. Ad esempio, le manze e i bovini adulti non si abituano ai dispositivi per grattarsi e alle corde utilizzate come arricchimento. Pertanto, anche i vitelli potrebbero non fare l’abitudine a questa tipologia di articoli e potrebbero continuare ad utilizzarli in modo intensivo per lunghi periodi.

Offrire arricchimenti secondo uno schema a rotazione potrebbe non essere pratico, data la poca probabilità che gli allevatori abbiano più articoli diversi da utilizzare per ciascun animale; inoltre, offrire più oggetti seguendo uno schema a rotazione aumenterebbe anche la necessità di manodopera.

Lo studio

Partendo da queste considerazioni, gli autori dello studio hanno voluto mettere a confronto gli effetti di un arricchimento fisso con più oggetti con uno schema di arricchimento a rotazione con un singolo elemento.

Il primo obiettivo dello studio (esperimento 1) era quello di studiare un valido schema di arricchimento con oggetti fisici per promuoverne l’utilizzo da parte dei vitelli da latte (spazzole fisse, corde, molle, tettarelle asciutte e reti riempite di fieno profumato alla fragola) per migliorare il loro benessere, e determinare l’utilizzo da parte loro dei diversi oggetti.

Il secondo obiettivo (esperimento 2) era invece determinare le preferenze dei vitelli da latte e le modalità di interazione con i vari oggetti, e se ciò potesse venire influenzato dalla stabulazione in gruppo.

I risultati

Nell’esperimento 1, 27 vitelli (di 21 ± 3 giorni di età) stabulati individualmente sono stati assegnati alternativamente a 1 dei 3 trattamenti:

  • controllo (CON, nessun elemento aggiuntivo),
  • arricchimento a rotazione (RE, un elemento ogni settimana secondo uno schema di presentazione a rotazione),
  • arricchimento fisso (FE, 4 tipologie di articoli forniti contemporaneamente).

Gli oggetti introdotti erano spazzole fisse, corde, molle, reti piene di fieno profumato alla fragola e tettarelle asciutte. I comportamenti dei vitelli sono stati osservati dalle 4 alle 7 settimane di età utilizzando osservazioni focali dopo l’alimentazione, seguite da campionamento istantaneo. Le loro risposte comportamentali all’introduzione di un nuovo oggetto sono state valutate a 43 ± 1 giorni di età.

Nelle scansioni istantanee, i vitelli FE tendevano a interagire con gli oggetti più spesso rispetto ai vitelli RE. I vitelli RE ed FE esprimevano i maniera minore un comportamento orale non a scopo alimentare rispetto ai vitelli CON.

La latenza nel toccare nuovi oggetti non differiva significativamente tra i trattamenti. I vitelli RE e FE interagivano con le reti piene di fieno profumato alla fragola più spesso che con gli altri oggetti nelle scansioni istantanee.

Nell’esperimento 2, 24 vitelli di 2 giorni di età sono stati assegnati alternativamente ad 8 recinti singoli e ad 8 recinti di coppia. Tutti i recinti erano dotati di una spazzola fissa, di una catenella di plastica, di una rete riempita di fieno profumato alla fragola e di una tettarella asciutta.

I comportamenti dei vitelli sono stati raccolti dalle 2 alle 5 settimane di età utilizzando il campionamento istantaneo. I vitelli interagivano con le reti piene di fieno profumato alla fragola più spesso che con altri oggetti. La stabulazione in coppia ha ridotto le interazioni dei vitelli con gli oggetti rispetto alla stabulazione individuale. Le frequenze di interazione complessiva dei vitelli stabulati singolarmente o in coppia con gli oggetti variavano con l’ora del giorno, con frequenze che aumentavano fino a raggiungere picchi alle 07:00, alle 15:00 e alle 19:00.

I vitelli si grattavano, strofinavano il muso e succhiavano, le spazzole fisse, le catene di plastica e le tettarelle asciutte, rispettivamente, e davano testate e ingerivano fieno dalle reti contenenti il fieno profumato alla fragola.

Figura 1 – Recinto individuale arricchito fisicamente in (a) esperimento 1, comprendente spazzola fissa, corda, tettarella asciutta (nera) e rete riempita di fieno profumato alla fragola, e (b) esperimento 2, comprendente spazzola fissa, catenella di plastica, tettarella (bianca) e rete riempita di fieno profumato alla fragola.

Conclusioni

Sulla base dei risultati ottenuti gli autori hanno concluso che è probabile che i vitelli da latte preferiscano uno schema fisso di presentazione degli oggetti con più elementi di arricchimento rispetto ad uno schema a rotazione con un solo elemento di arricchimento presentato per volta.

L’arricchimento fisso potrebbe quindi essere un protocollo migliore per incrementare il benessere dei vitelli da latte perché promuove più interazioni totali tra gli elementi e riduce i comportamenti orali non legati all’alimentazione.

I vitelli da latte avevano uno schema diurno con 3 periodi di punta per l’interazione con gli oggetti ogni giorno, 2 dei quali coincidevano con gli orari di alimentazione (07:00 e 15:00). La rete piena di fieno profumato potrebbe essere l’oggetto più multifunzionale e attraente tra gli oggetti testati, dato che i vitelli da latte hanno mostrato la maggior parte dei comportamenti nei suoi confronti e hanno avuto l’interazione più frequente con esso.

Le interazioni con i vari oggetti erano ridotte con la stabulazione in coppia, suggerendo che la fornitura degli oggetti ai vitelli da latte stabulati individualmente potrebbe essere più importante per il loro benessere rispetto ai vitelli stabulati insieme.

Tratto da: “Holstein calves’ preference for potential physical enrichment items on different presentation schedules”, Chenyu Zhang, Darren T. Juniper, Reanne McDonald, Sonia Parsons e Rebecca K. Meagher. J. Dairy Sci. 105:8316–8327. https://doi.org/10.3168/jds.2021-21715.