FederBio e dintorni

FederBio e dintorni

Il dibattito sul futuro della zootecnia è ormai da tempo polarizzato fra i sostenitori delle biotecnologie, che vorrebbero non più necessari l’allevamento e gli allevatori, e i difensori di un sistema che ancora si muove in ordine sparso sui versanti della sostenibilità e del benessere animale. In realtà da quasi 25 anni l’Ue ha indicato la via dell’allevamento biologico come unico modello certificato di zootecnia sostenibile e con il miglior standard di benessere, con un quadro normativo recentemente rinnovato e ormai molte esperienze di eccellenza anche nel nostro Paese. Tuttavia se si intende garantire la massima conformità alle attese dei consumatori e nel contempo la sostenibilità anche economica dell’allevamento in un contesto di mercato complicato e competitivo bisogna partire dal presupposto che allevare con metodo biologico, ovvero convertire gli allevamenti convenzionali, non è una semplice questione di adeguamento degli spazi e di cambio di provenienza dell’alimentazione: il biologico non è il convenzionale senza la chimica!

Con questa nuova rubrica Ruminantia intende quindi dare il proprio contributo anzitutto di conoscenza ma anche di scambio di esperienze e di confronto attraverso la collaborazione con FederBio Servizi, la realtà che per conto di FederBio, l’organizzazione a carattere interprofessionale del settore biologico nazionale, gestisce lo standard di allevamento biologico “High Welfare” e si occupa di formazione, ricerca e innovazione in tutti gli ambiti del processo produttivo.