Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) con delibera del 9 aprile u.s. ha approvato le Modalità di remunerazione, tramite lo strumento dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas, una misura lungamente attesa e fortemente sollecitata dal settore. Il provvedimento, originariamente incluso nel “DL Rigassificatori” e successivamente approvato dal Parlamento, riceve finalmente attuazione attraverso la recente delibera dell’Autorità.

Secondo quanto stabilito dalla delibera, a partire dal 28 luglio 2023, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) provvederà a riconoscere ai produttori una remunerazione mensile basata sui costi di esercizio, determinati sulla base delle indicazioni di Arera e del rapporto elaborato da RSE.

Il CIB-Consorzio Italiano Biogas sul punto esprime piena soddisfazione. Il Presidente Piero Gattoni ha commentato: “La decisione di Arera sui prezzi minimi garantiti rappresenta un passo fondamentale per preservare il patrimonio degli impianti di biogas, fondamentali per la competitività e la transizione ecologica delle aziende agricole italiane. Questo risultato è frutto di un lungo e intenso lavoro condotto con il Governo, le forze parlamentari e l’Autorità negli ultimi mesi.

Gattoni sottolinea l’importanza di questa misura nel garantire la continuità operativa degli impianti di biogas agricoli, contribuendo così alla sicurezza energetica e agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. Egli auspica inoltre che le risorse destinate alle aziende vengano erogate nel minor tempo possibile.

La normativa sui prezzi minimi garantiti consente a tutti gli impianti biogas che beneficiano di incentivi in scadenza entro il 31 dicembre 2027 e che non possono convertire a biometano di ricevere un prezzo minimo basato sui costi di produzione effettivi, consentendo loro di continuare la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile. Arera ha inoltre avviato una consultazione con tutti i soggetti interessati, la quale si concluderà il prossimo 24 maggio. Il GSE procederà quindi con l’erogazione delle risorse, salvo eventuali adeguamenti in base alle osservazioni e alle proposte ricevute durante la consultazione.