Si è tenuta ieri a Bruxelles una nuova riunione dei Ministri dell’Agricoltura UE. Tra i temi affrontati: la situazione del mercato agricolo dell’UE a fronte dell’invasione dell’Ucraina, uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e nuove tecniche genomiche.

Nella riunione del 25 luglio del Consiglio Agricoltura e Pesca, presieduta per la prima volta dal Ministro dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas, i ministri hanno rinnovato il loro impegno ad aiutare l’Ucraina a esportare i suoi cereali.

Il dibattito odierno riflette l’impegno del Consiglio ad aiutare l’Ucraina a esportare i suoi cereali, garantendo al tempo stesso la resilienza dei mercati agricoli e degli agricoltori dell’UE“, ha affermato Planas. Guardando al futuro, il Consiglio ha convenuto che l’UE dovrebbe continuare a migliorare la vigilanza del mercato per essere in grado di reagire prontamente agli sviluppi e anticipare eventuali crisi.

I ministri hanno riconosciuto che la resilienza degli agricoltori dell’UE rimane in discussione a causa della guerra, dell’aumento dei costi dei fattori di produzione e delle avverse condizioni meteorologiche. Hanno chiesto un ulteriore rafforzamento dei corridoi di solidarietà, esplorando nuove opzioni di rotta, pur mantenendo la protezione del mercato interno, e hanno condannato il blocco del Mar Nero da parte della Russia.

Il Consiglio ha quindi discusso della scadenza dell’iniziativa per i cereali del Mar Nero, dell’impatto aggiuntivo che potrebbe avere sui corridoi di solidarietà e sulle capacità di stoccaggio degli Stati membri, in particolare per gli Stati membri confinanti con l’Ucraina. In tale contesto, i ministri hanno accolto con favore il sostegno della Commissione agli agricoltori dell’UE attraverso la riserva agricola.

Proroga del divieto delle importazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina

Nel corso della giornata, i ministri hanno ricevuto informazioni da Polonia, Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia in merito alla necessità di prorogare fino a fine anno il divieto di importazione di alcuni prodotti agricoli dall’Ucraina (grano, mais, colza e semi di girasole) che scadrà il 15 settembre.

Le misure attivate dalla Commissione prevedono che grano, mais, colza e semi di girasole originari dell’Ucraina possano essere importati in qualsiasi paese dell’Ue ad eccezione di questi cinque Stati membri in prima linea in cui possono solo transitare.

Deroghe alla PAC per il 2024

La Romania, supportata da Polonia e Ungheria, ha chiesto una proroga delle deroghe ai piani strategici nazionali Pac vista la difficile situazione in cui si trovano gli agricoltori a causa della siccità, dell’inflazione, degli elevati prezzi dei fatto di produzione e della guerra in Ucraina.

L’Italia si è detta favorevole alla proposta di introdurre flessibilità nell’attuazione dei piani strategici nazionali della Pac e per la proroga di alcune deroghe anche nel 2024, in particolare quelle relative alle condizionalità ambientali. Contraria invece la posizione della Germania.

Ancora dubbi sul regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

I ministri hanno discusso lo studio della Commissione che integra la valutazione d’impatto sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, pubblicata il 5 luglio 2023. Lo studio fa seguito a una decisione del Consiglio, del 19 dicembre 2022, in cui si chiedevano dati supplementari a integrazione della valutazione d’impatto esistente. Alcuni ministri hanno dichiarato che nello studio mancano ancora elementi importanti relativi all’impatto della riduzione di prodotti fitosanitari, soprattutto per quanto riguarda la valutazione quantitativa della proposta per ciascuno Stato membro.

Hanno inoltre ribadito la loro opposizione nei confronti di obiettivi di riduzione obbligatori a livello nazionale e hanno chiesto flessibilità, affinché ciascuno Stato membro possa tener conto dei propri risultati passati e delle proprie condizioni specifiche nella definizione degli obiettivi di riduzione. Molti ministri hanno inoltre sottolineato le proprie preoccupazioni per quanto concerne la definizione di “aree sensibili”, la poca disponibilità di alternative non chimiche ai pesticidi, l’impatto sui prezzi dei prodotti alimentari e sulla sicurezza alimentare, oltre che il potenziale aumento degli oneri amministrativi per le piccole aziende agricole.

Malgrado le loro perplessità sulla completezza dello studio, la maggior parte dei ministri ha espresso la necessità di discutere lo studio nel dettaglio a livello tecnico, oltre che la propria disponibilità a continuare a lavorare in modo costruttivo alla proposta al fine di raggiungere un accordo su questo importante fascicolo prima della fine del ciclo legislativo. La Presidenza spagnola è determinata a compiere progressi per continuare ad avanzare su questo dossier.

Il Sottosegretario D’Eramo ha ribadito la posizione dell’Italia, definendo irrealistico l’obiettivo di riduzione del 50% dei fitosanitari entro il 2030 e sostenendo che le problematiche restano in gran parte irrisolte.

Via libera alla proposta sulle Nuove Tecniche Genomiche

I ministri hanno accolto favorevolemente la proposta legislativa della Commissione concernente un regolamento relativo alle piante prodotte mediante alcune nuove tecniche genomiche nel quadro del “pacchetto sugli alimenti e la biodiversità”. La discussione orienterà l’avvio dei lavori a livello tecnico, che dovrebbe avvenire negli ultimi giorni di luglio.

Una delle priorità della presidenza spagnola – ha dichiarato il Ministro spagnolo Luis Planas Puchades è precisamente portare avanti tutti i lavori relativi alle nuove tecnologie e alle nuove tecniche genomiche, ancor più ora, nel contesto dei cambiamenti climatici. Le nuove tecniche genomiche consentiranno, grazie alla scienza, di accelerare l’evoluzione che normalmente si verificherebbe in natura nel corso di un periodo più lungo. Queste tecniche offrono numerose possibilità di produrre alimenti in modo più sostenibile ricorrendo a colture che richiedono meno acqua, fertilizzanti o prodotti fitosanitari.

Il Sottosegretario Luigi d’Eramo ha ribadito la posizione favorevole del nostro paese sulla proposta, pur richiedendo approfondimenti di natura tecnica e scientifica. “L’Italia ha accolto con grande favore la proposta della Commissione volta a definire un nuovo quadro normativo sulle nuove tecniche genomiche in agricoltura, che rappresentano lo strumento più efficace a disposizione del settore per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi, aumentare la sicurezza alimentare e salvaguardare l’ambiente“.