Si è tenuta in questi giorni a palazzo Chigi la Cabina di regia sul PNRR. Il processo di rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato avviato d’intesa con la Commissione Europea per rispondere alle nuove esigenze sorte dopo la sua adozione. In particolare, la guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi dell’energia e la scarsità di materie prime hanno richiesto una riformulazione delle misure in linea con gli obiettivi del Piano.

Dall’analisi condotta in collaborazione con le Amministrazioni coinvolte, si evincono le seguenti azioni:

  1. Definanziamento parziale o totale di una serie di misure dal PNRR, per un importo complessivo di 15,9 miliardi di euro.
  2. Potenziamento della misura relativa agli Asili Nido, con un incremento di finanziamento di 900 milioni di euro, necessario per indire un nuovo bando e raggiungere gli obiettivi previsti.
  3. Introduzione di nuove misure atte al perseguimento degli obiettivi dell’iniziativa REPowerEU, per un totale massimo di 19,2 miliardi di euro.

La Cabina di regia sul PNRR ha approvato le proposte del Ministro dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per rispondere alle domande di progetti che non è stato possibile finanziare a causa di un overbooking di richieste. Le proposte includono:

  • Sviluppo della Logistica del Settore Agroalimentare e della Pesca: Risorse aggiuntive di 150 milioni di euro.
  • Contratti di Filiera dei Settori Agroalimentare, Pesca e Foreste: Incremento del fondo con 2 miliardi di euro.
  • Efficientamento Energetico e Risparmio Idrico: Introduzione di una nuova misura con 400 milioni di euro per migliorare prestazioni e sostenibilità in vari settori, inclusa l’agricoltura.

Il Ministro ha commentato che il Governo Meloni ha ritenuto doveroso intervenire per incrementare le risorse in settori di forte interesse da parte degli operatori su tutto il territorio nazionale.

Anche il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha elogiato l’accordo raggiunto sulla revisione del PNRR e il nuovo capitolo REPowerEU, sottolineando l’impegno del Governo nell’utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili. Ha inoltre spiegato che alcuni progetti, come quelli sull’idrogeno elettrolitico da rinnovabili, sono stati riprogrammati per garantire gli investimenti entro giugno 2026. Le integrazioni, dunque, hanno evitato condizioni che avrebbero reso impossibili gli investimenti.

Sul punto, Confagricoltura ha espresso soddisfazione per le maggiori disponibilità di fondi per i bandi filiera e logistica, per i processi di innovazione e per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Il nuovo capitolo REPowerEU è stato apprezzato per l’utilizzo di nuove tecnologie nell’agricoltura attraverso contratti di sviluppo estesi al settore agricolo. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha ringraziato il governo per aver accolto le sollecitazioni del mondo agricolo.

Anche Coldiretti ha accolto positivamente l’aumento dei fondi del PNRR pari a 2,5 miliardi per accordi di filiera, logistica e misure agricole. Queste integrazioni sono importanti per salvare la spesa delle famiglie italiane. Il presidente Ettore Prandini ha sottolineato l’importanza di aumentare la produzione in settori chiave come pasta, carne, latte, olio, frutta e verdura per garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera.

Nettamente differente è sul punto la posizione dell’ANBI (Ass. Naz. Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari) che ha espresso preoccupazione riguardo al definanziamento di progetti del PNRR, tra cui quelli per la gestione del rischio di alluvione e idrogeologico. Il presidente Francesco Vincenzi definisce questa scelta una sconfitta del sistema Paese nella partita per il futuro, soprattutto dopo i recenti eventi legati alla crisi climatica. L’ANBI ha sottolineato l’importanza di attuare un Piano nazionale di prevenzione idrogeologica e ha offerto la disponibilità dei Consorzi di bonifica ed irrigazione con progetti pronti e capacità operative.

In conclusione, è pacifico legittimare la rimodulazione del PNRR, considerando la necessità di adattare il Piano agli eventi eccezionali verificatisi dopo la sua adozione. Tuttavia, benché le proposte di rimodulazione abbiano incontrato il plauso di varie associazioni di settore e dei Ministri coinvolti, persistono forti dubbi da parte di altri attori coinvolti che esprimono preoccupazione per il definanziamento di progetti legati al superamento della crisi climatica.

Ora, il processo di revisione sarà sottoposto all’esame del Parlamento e della Commissione europea per garantire il corretto utilizzo delle risorse disponibili per la crescita e la sostenibilità del sistema agroalimentare italiano.