La Camera ha approvato, con modifiche, il testo unificato delle proposte di legge “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. Il provvedimento torna ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento, il Senato, per la quarta lettura.

La Camera dei deputati ha approvato oggi, con 421 voti a favore e nessun contrario, la proposta di legge 988 sul biologico. Il pacchetto, dopo 13 anni e 3 legislature, passerà ora al Senato per il via libera definitivo.

Durante la votazione odierna sono stati approvati gli emendamenti che eliminano la tutela dell’agricoltura biodinamica, sulla quale il mondo scientifico aveva espresso in diverse occasioni delle perplessità. In particolare, ad essere eliminato è stato il comma 3 dell’articolo 1 che prevedeva l’equiparazione dell’agricoltura biodinamica con quella biologica.

Le 90mila imprese certificate bio che fanno dell’Italia il Paese leader in Europa nel comparto, con 2 milioni di ettari coltivati, meritano un adeguato supporto. Per questo, siamo certi che l’accordo di maggioranza, raggiunto oggi per superare l’empasse sulla proposta di legge sulle produzioni agricole con metodo biologico, venga mantenuto. La norma, pertanto, sarà definitivamente approvata dal Senato da qui a un mese e comunque nel più breve tempo possibile”. Lo dichiarano i deputati Paolo Parentela e Dedalo Pignatone (M5S), a margine dell’approvazione.

È necessario che non venga perso altro tempo – proseguono – e si giunga presto all’approvazione definitiva per dotare il Paese di una norma all’avanguardia che sostenga i tanti e importanti investimenti nel settore”.

Tra le novità previste da questa normativa possiamo trovare l’introduzione del marchio bio italiano e la revisione dei controlli, per dare maggiore tutela ai consumatori e agli imprenditori, la possibilità di istituire distretti biologici che consentano di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali e di adottare un Piano nazionale per favorire lo sviluppo del biologico italiano.

FederBio, AssoBio e Associazione Biodinamica: ci aspettavamo un’approvazione definitiva della legge sul bio, ora si acceleri il passaggio al Senato

Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, che ha dichiarato: “Al terzo passaggio parlamentare, ci aspettavamo l’approvazione definitiva della legge, invece prendiamo atto della decisione unanime del Parlamento di modificare il terzo comma dell’articolo 1.  Contiamo adesso di avere una corsia privilegiata al Senato per una veloce approvazione nei tempi che sono stati annunciati durante la discussione parlamentare. Questa legge è urgente e fondamentale per supportare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana e sostenere i giovani e le imprese che hanno scelto questo modello agricolo. Ci sembra comunque paradossale che il giorno dopo l’inserimento in Costituzione di riferimenti alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, si cerchi di umiliare un metodo produttivo basato sul totale rispetto della natura. Come hanno chiesto alcuni parlamentari, ci auguriamo adesso che il mondo scientifico si impegni con la medesima determinazione per la riduzione dell’uso dei pesticidi e di altre sostanze di chimica di sintesi, a tutela della fertilità dei suoli e della biodiversità in linea con le modifiche costituzionali e con la Strategia Farm to Fork”.

“Il mercato del biologico e del biodinamico è in costante crescita a livello mondiale – afferma Roberto Zanoni, presidente di AssoBio -, l’importanza di questo settore è da sempre riconosciuto e inserito nei regolamenti comunitari. Per l’Italia, il biologico è un fiore all’occhiello del settore agricolo italiano. Siamo il primo Paese europeo per export di prodotti biologici, a dimostrazione della grande attenzione dei consumatori di tutto il mondo e del loro crescente apprezzamento per la qualità dei prodotti bio e biodinamici. È un primato conquistato grazie anche all’impegno di produttori e trasformatori agroalimentari che hanno fortemente creduto e agito ricercando sempre un equilibrio tra l’essere impresa e il bene pubblico declinato nella difesa del suolo, nella valorizzazione della biodiversità e nella tutela della salute dei cittadini. Le aziende biologiche rappresentano il futuro, sono le più attente all’innovazione e ai cambiamenti. Ma non solo, i produttori e gli imprenditori bio sono molto più giovani rispetto alla media: sono per metà laureati o diplomati, per un terzo donne e interessati all’internazionalizzazione. Mi auguro che questo percorso si concluda nel più breve tempo possibile e che il Parlamento sappia dare una risposta concreta al territorio e alle imprese. Avanti con il disegno di legge sul biologico così come è stato oggi discusso e licenziato.”

Carlo Triarico, Presidente Associazione Biodinamica: “L’agricoltura biodinamica è costitutiva del biologico, storicamente e giuridicamente. Continuerà a lavorare, come da ottant’anni, per il bene del biologico e dell’agricoltura italiana”.