L’indice di riferimento dei prezzi mondiali dei generi alimentari è sceso per il settimo mese consecutivo a febbraio, con i cereali che hanno registrato il calo più marcato. Tuttavia, l’insicurezza alimentare acuta rimane una grave preoccupazione in molte parti del mondo, esacerbata da conflitti e condizioni meteorologiche avverse.

L’indice FAO dei prezzi dei prodotti alimentari è sceso dello 0,7% a febbraio rispetto a gennaio, e del 10,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il calo è stato trainato principalmente dai prezzi dei cereali, in particolare del mais, che hanno risentito delle abbondanti produzioni in America Latina e della concorrenza dell’Ucraina.

Prezzi in calo per cereali, oli vegetali e zucchero

L’indice FAO dei prezzi dei cereali è sceso del 5,0% a febbraio, con il mais che ha registrato un calo del 7,2%. I prezzi del riso sono scesi dell’1,6%, mentre quelli del grano sono diminuiti del 2,2%.

L’indice FAO dei prezzi degli oli vegetali è calato dell’1,3% a febbraio, con l’olio di soia che ha registrato un calo del 4,0%. I prezzi degli oli di semi di girasole e di colza sono scesi rispettivamente del 2,3% e del 1,7%.

L’indice FAO dei prezzi dello zucchero è salito del 3,2% a febbraio, a causa delle preoccupazioni per la produzione in Brasile e Thailandia.

Prezzi in aumento per carne e latticini

L’indice FAO dei prezzi della carne è aumentato dell’1,8% a febbraio, con la carne di pollame che ha registrato la crescita maggiore (+4,1%). I prezzi della carne bovina sono aumentati del 2,3%, mentre quelli della carne suina sono saliti dell’1,0%.

L’indice FAO dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è aumentato dell’1,1% a febbraio, con il burro che ha registrato la crescita maggiore (+3,3%).

Produzione di grano in crescita nel 2024

La FAO ha rivisto al rialzo la sua previsione per la produzione mondiale di grano nel 2024, stimandola a 797 milioni di tonnellate, in aumento dell’1,0% rispetto al 2023. La crescita è attesa nonostante la riduzione delle superfici coltivate dovuta ai prezzi.

L’insicurezza alimentare rimane una minaccia

Secondo il recente rapporto Prospettive dei raccolti e situazione alimentare, una pubblicazione triennale del Sistema mondiale d’informazione e preavviso rapido nei settori agricolo e alimentare (GIEWS) della FAO,  i conflitti e le condizioni meteorologiche avverse stanno aggravando la situazione della fame nei 45 paesi del mondo che necessitano di aiuti alimentari esterni.

Più in particolare, i conflitti in corso in Medio Oriente, Africa occidentale e orientale stanno portando a livelli allarmanti di insicurezza alimentare. La siccità nell’Africa meridionale sta aggravando la situazione in questa regione.

La FAO invita ad aumentare gli sforzi per contrastare l’insicurezza alimentare

La FAO ha invitato la comunità internazionale ad aumentare gli sforzi per contrastare l’insicurezza alimentare, in particolare nelle aree colpite da conflitti e siccità. L’organizzazione ha sottolineato l’importanza di investire in agricoltura e sviluppo rurale per rafforzare la resilienza delle comunità vulnerabili.

Fonte: Report FAO