Valutare le performance agronomiche e l’adattabilità ai cambiamenti climatici di cereali estivi, quali sorgo e miglio, colture dotate di elevata rusticità e sulle quali sono state messe a punto tecniche agronomiche a basso impatto, è stato il principale obiettivo del progetto CERTI  (“Colture Resilienti Estive”), finanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, sul Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area P4B, Bando delibera di Giunta Regionale n. 754/2022.

I risultati di questa sperimentazione sono stati presentati nell’ambito del convegno intitolato “Sorgo e miglio, colture estive resilienti a basso impatto“, tenutosi lo scorso 15 febbraio presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna.

Otto i partners coinvolti:

  • Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
  • DINAMICA Soc. Cons a r.l.  
  • Società Agricola Eredi Boriani Carlo
  • Coltivare Fraternità Società Cooperativa Agricola e Sociale
  • Società Agricola Antonellini Laura e Tiozzo Marisa – Società Semplice
  • Euroservizi SRL
  • Società Agricola La Cassina S.R.L.
  • Associazione Italiana Sementi

Come riportato nel comunicato stampa ufficiale divulgato da Assosementi, nell’ambito del progetto sono stati valutati, attraverso prove sperimentali, 20 ibridi di sorgo e 32 genotipi di miglio, coltivati sia con sistemi di produzione ad alto input sia con sistemi a basso input.

I risultati emersi hanno evidenziato buone performance per il sorgo, che non ha risentito dell’eccesso idrico iniziale causato dall’alluvione di maggio 2023, facendo registrare una resa tra le 6,1 e le 6,5 tonnellate per ettaro, e risultando quindi resiliente ed adattabile a condizioni difficili. Il miglio, con una resa compresa tra le 2,1 e le 2,7 tonnellate a ettaro, si conferma una coltura rustica, con basse richieste di input chimici e un’elevata capacità di competizione rispetto alle erbe infestanti.

Proposta una condivisibile riflessione finale sul fatto che la ricerca e la sperimentazione rappresentano strumenti fondamentali per individuare delle soluzioni efficaci ai problemi che la nostra agricoltura deve affrontare, e che proprio per questo è necessario potenziare la collaborazione tra il settore pubblico e privato, con l’obiettivo di raggiungere in tempi rapidi dei risultati da mettere in campo.