Oggetto: Azione dell’UE relativa all’impatto dell’ammoniaca sull’ambiente, sulla salute umana e sul benessere degli animali

26 marzo 2020
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del Regolamento
Sylwia Spurek

L’ammoniaca è un composto chimico con un odore caratteristico e sgradevole. È rilasciato principalmente nel corso della produzione agricola, in particolare dall’allevamento e dalla produzione zootecnica. Quando viene rilasciata nell’ambiente, ha un effetto molto dannoso sulla salute umana e della fauna selvatica. Questo problema era uno degli argomenti affrontati in un rapporto investigativo di Greenpeace su come la PAC contribuisca all’inquinamento ambientale. La relazione sottolineava i rischi presentati dalla sostanza ai sistemi idrici e il suo impatto sulla qualità dell’aria e sulla salute degli agricoltori. In questa connessione:

1. Sta la Commissione monitorando l’impatto dell’ammoniaca prodotta dall’allevamento sull’ambiente, sulla salute umana e sul benessere degli animali? In tal caso, sulla base di quali procedure?

2. La Commissione ha apportato modifiche alla procedura di monitoraggio degli impatti ambientali, sulla salute umana e sul benessere degli animali dell’ammoniaca negli ultimi cinque anni? In tal caso, quali sono stati questi cambiamenti?

3. La Commissione ha intrapreso iniziative legislative o non legislative negli ultimi cinque anni per proteggere meglio l’ambiente, la salute umana e il benessere degli animali dall’impatto negativo dell’ammoniaca prodotta dall’allevamento? In tal caso, quali iniziative precise sono state intraprese e quali sono stati i loro risultati?

Risposta data dal sig. Sinkevičius in nome della Commissione europea (30 giugno 2020)

L’inquinamento da ammoniaca (NH3) contribuisce all’acidificazione e all’eutrofizzazione degli ecosistemi ed è un precursore del particolato fine attraverso reazioni chimiche con SO2 e NOx, con effetti significativi sulla salute umana. Le stime del suo impatto complessivo sono pubblicate nelle relazioni annuali sulla qualità dell’aria in Europa, prodotte dall’Agenzia europea dell’ambiente.

Le emissioni di NH3 nell’aria sono segnalate dagli Stati membri in inventari annuali. Gli Stati membri sono tenuti a rispettare gli impegni di riduzione delle emissioni fissati per il periodo 2020-2029 e per il 2030 e oltre. Le misure per raggiungere questo obiettivo sono state riportate nei primi programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico, presentati nel 2019.

Anche gli aspetti delle emissioni di NH3 e il loro impatto sono trattati, ad es. la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sui nitrati e la direttiva sulle emissioni industriali, comprese le migliori tecniche disponibili del 2017 applicabili per gli impianti con allevamento intensivo di pollame e suini.

Altre recenti iniziative per ridurre le emissioni di NH3 e il loro impatto includono: finanziamento di progetti, ad es. tramite il programma dell’UE per l’azione per l’ambiente e il clima (LIFE) e il programma di sviluppo rurale della PAC, la proposta della Commissione per la futura politica agricola comune (PAC) che identifica come suo obiettivo rafforzare la cura dell’ambiente e dell’azione per il clima e contribuire agli obiettivi dell’Unione relativi al clima, lo sviluppo di orientamenti nell’ambito del quadro della convenzione aerea della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e scambi e seminari peer-to-peer.

 

Fonte: Parlamento europeo