I tannini sono composti polifenolici idrosolubili di peso molecolare variabile con la capacità di precipitare le proteine. Le conoscenze attuali indicano che questa loro proprietà potrebbe essere impiegata per migliorare l’efficienza di utilizzo dei nutrienti negli animali da reddito, ruminanti in particolare: basse o moderate concentrazioni di tannini nella dieta potrebbero impedire la degradazione di una frazione proteica dell’alimento in modo tale che una quota maggiore di amminoacidi pervenga nell’intestino. Le fonti di tannini più diffuse in commercio sono rappresentate dal castagno (Castanea sativa) e dal quebracho (Schinopsis lorentzii), i cui estratti sono impiegati come additivi. In questo studio si è indagata la capacità di soluzioni di tannini estratti dai due vegetali di limitare in vitro la crescita di Clostridium perfringens, e l’attività di alcune tossine prodotte dal microrganismo, al fine di verificare l’utilità del loro impiego nell’alimentazione animale come mezzo di prevenzione di alcune malattie intestinali.

Tale effetto è stato verificato aggiungendo a colture anaerobie di C. perfringens concentrazioni crescenti (0.03, 0.12, 0.5, 2 e 8 mg/ml) di tannini estratti da castagno o quebracho, e soluzioni di entrambi.  L’effetto anti-alfa-tossina è stato quantificato incubando soluzioni di tannini (da 0.01 a 10.0 mg/ml) con alfa-tossina alla concentrazione di 20 volte la dose letale del topo (mouse LD50). L’attività residua dell’alfa tossina è stata verificata dopo 48h a 37°C. La tossicità della tossina epsilon, invece, è stata testata su linee cellulari MDCK, quantificando la vitalità cellulare residua dopo contatto con la tossina trattata con le medesime soluzioni di tannini.

Le concentrazioni di tannini estratti dal quebracho necessarie ad ottenere un effetto batteriostatico erano 7-85 volte maggiori rispetto ai tannini di castagno (0.6-1.2 mg/ml per i tannini di quebracho vs 0.003-0.15 mg/ml per i tannini di castagno). L’utilizzo dei due estratti in combinazione restituiva un effetto superiore all’efficacia del solo quebracho, ma inferiore rispetto al solo estratto tanninico di castagno, sia nella proporzione 25:75 sia a 75:25. L’effetto battericida su colture di clostridi tipo A e D era maggiore nuovamente per i tannini di castagno: 5.0 o 10.0 mg/ml erano sufficienti per ottenere lisi batterica quasi immediata (5 minuti sul tipo D e 2-4 ore sul tipo A), mentre per i tannini di quebracho, alla dose di 5.0 e 10.0 mg/ml erano necessarie 4 ore per il tipo D e 18 per il tipo A.

L’alfa-tossina, alla dose di 20 volte la LD50 del topo, era inattivata del 50% dai tannini di quebracho (0.8 mg/ml) e castagno (0.2 mg/ml), mentre la citotossicità della tossina epsilon diminuiva del 50% con 0.3 ± 0.01 mg/ml di tannino di castagno e  0.6 ± 0.21 mg/ml di tannini di quebracho.

L’Opinione Pubblica ha mostrato un crescente interesse ed una sempre maggiore preoccupazione per l’impiego di molecole antibiotiche nell’allevamento ed in agricoltura. Le clostridiosi rappresentano una importante percentuale di patologie negli animali da reddito e la loro incidenza è destinata a crescere vista l’intenzione di ridurre l’uso di antibiotici nell’allevamento. Molecole ad azione antimicrobica come i tannini possono rappresentare un’alternativa interessante. Dai dati ottenuti in questo studio si può concludere che i tannini estratti dal quebracho e dal castagno svolgono azione batteriostatica e antitossica; l’effetto degli estratti di castagno si è rivelato maggiore rispetto alla controparte derivata dal quebracho e non sono stati individuati sinergismi o antagonismi tra i due gruppi di molecole. Ad ogni modo entrambi i derivati sono stati in grado di inibire l’attività delle tossine a concentrazioni relativamente basse. L’impiego dei tannini come additivi nell’alimentazione dei ruminanti potrebbe essere utile, quindi, non solo per proteggere una quota delle proteine dalla degradazione ruminale, ma anche per prevenire le clostridiosi intestinali; è necessario però chiarire la percentuale di tannini che perviene in sede intestinale senza essere degradato dall’ecosistema ruminale. La struttura molecolare dei tannini sembra fondamentale al fine di prevederne il metabolismo ruminale. Sebbene i tannini di castagno abbiano una efficacia maggiore in vitro, i tannini derivati dal quebracho possiedono una struttura meno solubile, per cui potrebbero pervenire in sede intestinale conservando la loro efficacia ed inibendo lo sviluppo della popolazione dei clostridi in questa sede. Si auspicano ulteriori studi in vivo che possano chiarire l’efficacia dei composti tanninici come antimicrobici ed antitossici quando impiegati come additivi nell’alimentazione degli animali da reddito.

Effect of tannins on the in vitro growth of Clostridium perfringens

Elizondo A.M. et al.

Veterinary Microbiology 145 (2010)  308-314

DOI:10.1016/j.vetmic.2010.04.003