La protezione del benessere degli animali è essenziale per gli europei: lo dimostrano i risultati dell’indagine speciale dell’Eurobarometro che evidenzia l’importanza di questo tema per i cittadini di tutta l’UE.

Sono arrivati ieri i risultati dell’attesissima indagine dell’Eurobarometro, strumento utilizzato dall’UE dal 1973 per i sondaggi di opinione pubblica, sull’attenzione degli europei al benessere degli animali. Da quanto si evince dai numeri, l’interesse dei cittadini dell’Unione europea (e di quelli italiani) è molto alto, tanto che più della metà è anche disposta a spendere di più per prodotti che garantiscano un’alta qualità della vita degli animali.

I governi devono fare di più

Un’ampia maggioranza di europei (l’84%) ritiene che nel proprio paese il benessere degli animali d’allevamento debba essere protetto meglio di quanto non lo sia attualmente. Molto simile (83%) la quota degli europei favorevoli a limitare il tempo di trasporto degli animali. Quasi tre quarti degli intervistati (il 74%) sono favorevoli a una migliore protezione del benessere degli animali da compagnia nel proprio paese.

Necessari requisiti etici di base

Oltre il 90 % degli europei ritiene che le pratiche agricole e di allevamento debbano soddisfare determinati requisiti etici di base, quali: fornitura di sufficiente spazio, cibo e acqua agli animali, ambienti adatti alle loro esigenze (fango, paglia, ecc.) e garanzia di un trattamento corretto. L’indagine ha inoltre evidenziato un elevato livello di preoccupazione per il benessere degli animali nei macelli.

Tre quarti degli intervistati hanno infatti giudicato inaccettabile la pratica di uccidere i pulcini maschi appena uscito dal guscio, e una stragrande maggioranza è favorevole al divieto di amputare alcune parti del corpo degli animali (code, orecchie, becchi, ecc.), a meno che non sia strettamente necessario e avvenga sotto anestesia. Per quanto riguarda l’allevamento di animali da pelliccia, oltre la metà degli intervistati (57 %) ritiene che dovrebbe essere rigorosamente vietato nell’UE, mentre quasi un terzo (32 %) ritiene accettabile mantenerlo solo assicurando condizioni di benessere migliori.

Più attenzione alle importazioni

Per quanto riguarda le importazioni di prodotti alimentari da paesi terzi, oltre otto europei su dieci (l’84 %) ritengono che l’attuale situazione in materia di benessere degli animali debba cambiare, applicando le norme dell’UE in materia di benessere degli animali alle importazioni di alimenti o etichettando i prodotti in base agli standard applicati in fase di produzione.

I consumatori sono disposti a spendere di più

Nonostante le interviste siano state condotte nel marzo 2023, quando i prezzi dei prodotti alimentari erano già molto elevati a causa dell’inflazione, il 60% degli intervistati ha dichiarato di essere disposti a pagare di più per prodotti provenienti da sistemi di allevamento rispettosi del benessere degli animali. Circa un quarto (il 26%) degli europei sarebbe pronto a pagare fino al 5 % in più per alimenti rispettosi del benessere degli animali.

Sondaggio e metodologia

Per il sondaggio, che è stato condotto tra il 2 e il 26 marzo 2023, sono stati intervistati in totale 26 376 cittadini dei 27 Stati membri dell’UE appartenenti a diversi gruppi sociali e demografici. La metodologia utilizzata era costituita da interviste individuali svolte presso l’abitazione delle persone o sull’uscio di casa, nella lingua nazionale, ad eccezione di Malta, Cechia, Danimarca e Finlandia, dove alcune interviste sono state condotte mediante intervista online assistita da computer.

Le opinioni degli italiani

Le opinioni degli italiani sono allineate con quelle della media dei cittadini dell’UE. Potete scaricare QUI l’indagine effettuata nel nostro paese.

L’attesa revisione della legislazione UE sul benessere animale

Questi risultati arrivano in un momento in cui la Commissione europea viene fortemente criticata per non aver mantenuto il suo impegno di presentare tutte le proposte per la revisione della legislazione UE sul benessere degli animali. A settembre 2023, infatti, 637 stakeholder, tra accademici, ricercatori, veterinari, scienziati, imprenditori, agricoltori e altre parti interessate di diversi paesi, avevano inviato una lettera aperta al Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen chiedendo di presentare le proposte legislative sul benessere degli animali entro l’attuale mandato politico.

A questa si è aggiunta più di recente l’interrogazione parlamentare prioritaria con richiesta di risposta scritta presentata da 47 europarlamentari il 17 ottobre 2023 che incalza la Commissione sull’urgenza di questa questione.

La Commissione ha per ora annunciato che la proposta sulla protezione degli animali durante il trasporto, una delle quattro componenti della legislazione, sarà presentata nel dicembre 2023.