La presenza delle mosche negli allevamenti, oltre a rappresentare causa di stress e fastidio per gli animali, risulta essere vettore di microorganismi patogeni, trasformandosi in un reale problema igienico-sanitario. La Musca domestica, ad esempio, può trasmettere salmonellosi, carbonchio, tubercolosi e linfangite epizootica, mentre l’ingestione delle larve può provocare delle miasi intestinali. Questo porta ad un’ingente riduzione delle rese produttive, con ripercussioni economiche negative per l’allevatore. Per questi fattori, la corretta gestione delle mosche è oggi uno degli elementi centrali per garantire il benessere animale, la produttività e la biosicurezza aziendale.

La sicurezza e la qualità alimentare sono regolamentate per legge, e sono requisiti fondamentali per i consumatori, che richiedono sempre più la presenza sul mercato di prodotti sani e sicuri. Il problema delle infestazioni della filiera alimentare (dall’allevamento alla tavola) è un tema sempre attuale e di grande interesse, ed è considerato tra i maggiori rischi per l’industria di trasformazione agro-alimentare.

Si rende perciò necessario monitorare costantemente la presenza di determinati infestanti negli allevamenti, nei locali di trasformazione e in tutti quegli ambienti considerati sensibili, soprattutto attraverso l’ausilio di strumenti che non usano sostanze chimiche e che ben rientrano, quindi, in un’ottica di sicurezza alimentare.

Le trappole con luce ultravioletta sono uno degli strumenti più importanti da utilizzare per il controllo e la gestione delle infestazioni da ditteri e altri insetti nelle aziende alimentari e negli allevamenti. Moltissimi insetti alati possiedono uno spiccato fototropismo positivo, ossia la tendenza ad essere irresistibilmente attratti dalla luce. Sfruttando questo principio è possibile monitorare e contenere gli insetti volanti attraverso le trappole luminose.

Ad oggi, la maggior parte degli studi condotti hanno riguardato le differenti tipologie di sorgenti luminose e delle radiazioni luminose emesse. Tuttavia un recente studio scientifico pubblicato dal Journal of Entomological and Acarological Research (Vol.52: 9530) ha mostrato i diversi risultati di cattura ottenuti da differenti tipologie di piastre collanti, valutando la capacità attrattiva del sistema trappola+piastra collante nei confronti di Musca domestica.

Materiali e metodi

I test di efficacia sono stati condotti in un allevamento di suini del Sud Italia, suddiviso in 3 strutture con un’ampiezza complessiva di 800 m2. Le prove comparative sono state condotte in uno dei 3 ambienti, con una superficie di circa 320 m2 ripartita internamente da muretti in cemento alti 1,5 m. La stalla era densamente infestata da ditteri, prevalentemente da Musca domestica.

Le attività di monitoraggio sono state effettuate dalla fine di marzo alla seconda metà di ottobre 2019, e si sono suddivise in 2 fasi sperimentali.

Il piano di monitoraggio ha previsto l’installazione di 4 trappole luminose modello PRO 80 Watt (marca Klight – Ekommerce, Chieti, Italia), all’interno delle quali erano installate due lampade fluorescenti da 40 Watt T12 BL368 (marca MONSTER – Ekommerce, Chieti, Italia). Le trappole sono state installate ad un’altezza di 1,70 m da terra e ad una distanza di circa 3 m una dall’altra.

All’interno dei dispositivi di monitoraggio sono state inserite 3 tipologie differenti di pannelli collanti:

  • Modello TAK glueboard (Ekommerce) di colore nero con griglia bianca, collante spalmato in maniera omogenea e dimensioni di 543 x 300 mm (Figura. B);
  • Modello TAK glueboard (Ekommerce) di colore giallo con griglia bianca, collante spalmato in maniera omogenea e dimensioni di 543 x 300 mm (Figura. C);
  • Modello FLUX glueboard (Ekommerce) di colore bianco con elevato livello di riflessione secondo la norma ISO 2470-1: 2019, collante spalmato su 19 strisce verticali larghe 15 mm e distanziate di circa 10 mm una dall’altra, con dimensione di 543 x 300 mm (Figura. D).

La prima serie di osservazioni (Test A) ha previsto il confronto fra i pannelli di colore giallo e quelli di colore nero.

La seconda serie di osservazioni (Test B) ha previsto il confronto fra pannelli collanti di colore giallo e bianco.

I risultati derivanti dal test A sono stati analizzati statisticamente mediante un T Test. Invece quelli derivanti dal test B sono stati analizzati con il test ANOVA unidirezionale.

I risultati ottenuti sono stati trasformati matematicamente (ln (x + 1)) per normalizzare la varianza e standardizzare le medie e, successivamente, sono stati analizzati utilizzando il software statistico SPSS.

Risultati e discussioni

Durante le fasi sperimentali sono stati catturati 77.553 adulti di Musca domestica.

Dal Test A è emerso che le piastre collanti di colore giallo, pur avendo le stesse caratteristiche tecniche di quelle di colore nero, hanno dimostrato di possedere un’attrattività di poco superiore, anche se non sono state osservate differenze statisticamente significative quando i dati sono stati confrontati utilizzando un test t (t = 1,271, df = 30, P = 0,214) (Figura.1).

 

Dal Test B è emersa una notevole differenza riguardante la capacità attrattiva in favore dei pannelli FLUX, che in media hanno catturato il 122% di insetti in più rispetto a quelli di colore giallo. In particolare, in occasione degli ultimi 4 campionamenti, i pannelli collanti FLUX hanno raggiunto lo stato di saturazione, prossimo alla soglia di cattura di 2.500 infestanti. Ciò si può notare dal fatto che i pannelli di colore giallo, in occasione delle ultime 4 ispezioni, hanno raddoppiato il numero di catture, rispetto ai campionamenti precedenti. Tale evento non ha interessato le piastre FLUX, sui quali si sono mantenuti valori pressoché simili.

Attraverso il test ANOVA si è rilevato che le trappole che montavano i pannelli FLUX, valutate nel test B, hanno catturato un numero significativamente maggiore di mosche rispetto a quelli gialli (F = 4.788, gl = 1, P = 0.032) (Figura.2).

Annotazioni conclusive

I dati raccolti permettono di affermare che i pannelli FLUX risultano particolarmente performanti nelle catture di Musca domestica, rispetto ai classici pannelli gialli o neri, e possono offrire un supporto importante per l’implementazione di efficaci strategie di Pest Management.

 

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Autori

Valentina Antoniazzi, Product Manager, e Giuseppe Spina, Technical Manager di ZOOKARE.