L’integrazione di Actisaf® Sc 47 può ridurre l’impronta di carbonio del latte fino al 5% (CO2eq per kg di FPCM).

In mezzo alla crescente richiesta di ridurre l’impronta di carbonio nelle produzioni animali, il probiotico a base di lievito Actisaf®Sc 47 emerge come soluzione sostenibile, aumentando contemporaneamente la redditività delle aziende agricole e riducendo l’impatto ambientale degli allevamenti.

In collaborazione con specialisti internazionali in valutazione del ciclo di vita (LCA) di prodotti agroalimentari, Blonk Consultants, Phileo by Lesaffre ha condotto una valutazione di alto livello dell’LCA per gli allevamenti da latte, incluso un esame critico con esperti del settore.

I risultati indicano una significativa riduzione dell’impronta di carbonio (CO2eq per kg di FPCM) fino al 5% durante il periodo di integrazione. I benefici non si limitano all’intensità delle emissioni di gas serra, ma hanno anche un impatto positivo sull’uso del suolo, sull’eutrofizzazione e altro ancora.

Julie Duclos, Global Species Manager presso Phileo, sottolinea l’importanza di Actisaf® Sc 47, affermando: “Questo probiotico a base di lievito è un pioniere; l’efficienza di Actisaf Sc 47 e l’impatto positivo sulla redditività delle aziende agricole sono stati ampiamente dimostrati. Mostrare l’efficienza ambientale attraverso una valutazione del ciclo di vita dalla nascita alla riforma, con un processo molto robusto, dimostra chiaramente il suo effetto sull’impronta di carbonio della produzione di latte. L’impatto positivo di Actisaf Sc47 sull’efficienza alimentare, sulle prestazioni e sull’impronta di carbonio lo rende una soluzione promettente per gli allevatori dediti a pratiche sostenibili. Phileo rimane saldo nel suo impegno a promuovere l’innovazione e a fornire informazioni affidabili che supportano lo sviluppo sostenibile del settore agricolo.

Essendo il primo probiotico a base di lievito a essere sottoposto a una valutazione così completa, Actisaf® Sc 47 non solo riduce l’impronta di carbonio, ma dimostra anche la sua efficacia nell’affrontare sfide ambientali più ampie nell’allevamento di bovini da latte.

Per approfondire è possibile scaricare di seguito il White Paper: