Nel trattamento della mastite viene normalmente data importanza al prodotto utilizzato senza mai considerare un aspetto altrettanto fondamentale: come viene somministrato, con quali accorgimenti?

Diversi studi dimostrano come nel trattamento delle mastiti per via endocanalicolare, l’utilizzo della tradizionale siringa a cannula lunga possa essere causa dell’insorgenza di nuove infezioni mammarie.

SIRINGHE A CANNULA LUNGA (INSERIMENTO TOTALE)

Penetrano nel canale del capezzolo per 20-25 millimetri causando la dilatazione dello sfintere del capezzolo fino a 8 volte il normale diametro e la parziale distruzione dello strato di cheratina.
Inoltre possono veicolare microrganismi presenti a livello di orifizio e nelle secrezioni del canale del capezzolo direttamente in profondità a livello di cisterna del capezzolo favorendo l’insorgenza di nuovi casi di mastite.   VEDI FIGURA

SIRINGHE A CANNULA CORTA (INSERIMENTO PARZIALE)

Permettono di penetrare solo per 3-5 millimetri nel canale del capezzolo, lasciando così inalterate quelle strutture che rappresentano una prima naturale difesa nei confronti delle infezioni. Inoltre l’antibiotico viene depositato già nel canale del capezzolo aumentando la protezione nei confronti dei microrganismi che penetrano in mammella. VEDI FIGURA

IL SISTEMA TWINSERT

Gli antimastitici Fatro sono contraddistinti dall’avanzato sistema di somministrazione per pomate antimastitiche Twinsert® che grazie al suo particolare design, permette, a seconda delle diverse esigenze dell’operatore, sia l’inserimento parziale che quello totale indicato in bovine molto nervose o che presentano lesioni del capezzolo.  VEDI FIGURA