Con 44 milioni di euro è sardo il primo Consorzio di carni ovine in Europa per fatturato. Si tratta  del Consorzio per la tutela dell’Agnello di Sardegna Igp come emerso dai dati presentati il 28 ottobre scorso all’assemblea generale tenutasi a Borore, al ristorante Le Cupole, alla presenza oltre del Consiglio di amministrazione e dei delegati regionali anche dei rappresentanti della associazioni di categoria, di diversi tecnici e ricercatori delle Agenzie e dell’Università.

L’occasione annuale ha dato modo ai vertici del Contas di presentare alla platea i dati. “Le quotazioni del latte e il miglioramento delle tecniche di alimentazione hanno favorito la resilienza degli allevamenti dell’isola – ha spiegato Alessandro Mazzette, direttore del Contas -. I dati rilevati dall’ufficio Ricerca e Sviluppo del CONTAS mostrano che il numero di capi non ha subito riduzioni sostanziali negli ultimi anni e che la riduzione registrata sulla Banca Dati Nazionale è sostanzialmente dovuta ad un allineamento dei registri aziendali ai sistemi digitali che nell’ultimo biennio ha subito una sensibile accelerazione. Ulteriori conferme arrivano inoltre dal numero degli animali da rimonta che nell’ultimo triennio – ha spiegato ancora – è rimasto invariato mentre si registra un calo del numero degli animali da riforma legato al miglioramento dello stato di salute generale degli animali conseguenza del prezzo del latte e delle tecniche di alimentazione e gestione degli animali”.

Ad alternarsi al tavolo i diversi tecnici che hanno presentato i progetti in itinere e i risultati: dal progetto presentato dalla ricercatrice di Agris, Maria Gabriella Serra, Green Sheep che ha trattato della riduzione di emissioni di gas serra negli allevamenti ovini da latte (leggi anche “Life GreenSheep: la parola ai vincitori del 1° Simposio Scientifico Filiere DOP IGP“) , fino alla relazione presentata da Andrea Massidda amministratore delegato di BsGreen che va a certificare, in collaborazione con l’Università di Sassari i prodotti proprio di quella filiera che persegue l’azzeramento delle emissioni. Come? Con una valutazione preliminare, la firma di un accordo con l’impegno a seguire quel risultato che deve essere perseguito solo dietro il raggiungimento del risultato sarà certificato.

L’altro progetto che riguarda invece un altro obiettivo del Consorzio che è quello della copertura di altri mercati nei periodi in cui l’agnello da latte non ha mercato. “Con l’obiettivo di raggiungere il 100% dei capi nati e macellati in Sardegna certificati IGP (attualmente copriamo l’85%), ci stiamo aprendo a nuovi mercati – ha annunciato Battista Cualbu, Presidente del Contas -, e tra questi guardiamo con molto favore alla Francia e grazie alla certificazione Halal ai mercati arabi”. Per questo è stato presentato dai ricercatori Agris Maria Sitzia e Andrea Frongia il risultato della sperimentazione in azienda dell’allevamento dell’agnellone pesante, dall’incrocio industriale della pecora sarda reso possibile con il contributo della legge Regionale 7 del agosto 2007, “Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna”. “La produzione dell’agnellone nella azienda zootecnica ovina della Sardegna”.

E’ stato annunciato inoltre l’avvio di un progetto che persegue una alimentazione univoca per tutti gli agnelloni pesanti, attraverso centri raccolta e la Daga carni.

“L’idea è di avere un prodotto uniforme – ha spiegato il direttore del Contas Alessandro Mazzette – con agnelli svezzati precocemente e alimentati in maniera uguale per studiare un’unica strategia commerciale che porti ad avere un prodotto con caratteristiche uniche. Abbiamo un finanziamento che ci permetterà di fare ciò: tutto deve essere legato ovviamente ad accordi di filiera”. Il timone è poi passato a Riccardo di Salvo, ricercatore Agris che ha spiegato i risultati dell’effetto della termizzazione sulla Shelf Life, sulle caratteristiche sensoriali della carne di agnello, per testarne la qualità, che rimane invariata una volta cucinato e conservato in frigorifero. Martha Pulina infine, titolare dell’agenzia di comunicazione Narame, ha parlato dell’importanza della comunicazione nella corretta trasmissione delle informazioni attraverso i social network, attraverso una analisi dei dati, la presentazione dell’importanza di approcciarsi al digitale seguendo tutte le finestre comunicative verso il cliente comprese quelle dei social; attività che il Consorzio persegue con 25 mila utenti raggiunti sui social nell’ultimo anno che hanno visitato successivamente il sito internet agnellodisardegnaigp.eu.

Fonte: CO.N.T.A.S. Consorzio sull’Agnello di Sardegna IGP