Nella giornata di ieri ha preso avvio in Assemblea il dibattito concernente il disegno di legge A.C. 851-A, presentato dall’onorevole Bergamini e altri il 1° febbraio 2023 e quiescente in Commissione Agricoltura per i successivi 13 mesi.

Il dl relativo alle modifiche al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198, interviene in materia di considerazione dei costi di produzione per la fissazione dei prezzi nei contratti di cessione dei prodotti agroalimentari, e delega al Governo per la disciplina delle filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari, ed è stato oggetto di un approfondito esame in sede referente.

Il testo in questione, composto da tre articoli, mira a introdurre importanti novità volte a garantire una maggiore equità nei rapporti contrattuali nel settore agroalimentare, nonché a stabilire linee guida per la gestione delle filiere di qualità.

La proposta di legge prevede innanzitutto l’attribuzione di rilevanza ai costi di produzione per la fissazione dei prezzi nei contratti di cessione dei prodotti agroalimentari. Tale disposizione si propone di tutelare la redditività delle imprese agricole, assicurando che i fattori determinanti per la formazione del prezzo siano chiaramente definiti, come richiesto anche dalla direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Inoltre, il disegno di legge delega al Governo la disciplina delle filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari. Ciò include l’adozione di parametri riguardanti la qualità, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nonché la definizione di principi e criteri direttivi per la gestione di tali filiere.

Tra le disposizioni contemplate dal disegno di legge vi è anche l’istituzione di campagne informative e istituzionali finalizzate a sensibilizzare i consumatori riguardo alla composizione e formazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari.

Durante l’esame in sede referente, sono state apportate modifiche al testo originario, al fine di renderlo più completo ed efficace. In particolare, sono stati precisati i criteri per la definizione dei costi di produzione e per l’inclusione di tali costi nei contratti di cessione. Sono state inoltre introdotte disposizioni riguardanti le condizioni contrattuali definite nell’ambito di accordi quadro stipulati dalle organizzazioni professionali.

La proposta di legge ha superato diverse fasi di valutazione e discussione in Commissione, coinvolgendo anche audizioni di rappresentanti del settore agroalimentare. Le Commissioni competenti hanno espresso parere favorevole, con alcune osservazioni volte a migliorare e ottimizzare il testo normativo.

Il dibattito sull’esame del disegno di legge A.C. 851-A testimonia l’attenzione del Parlamento verso le richieste fatte dagli agricoltori durante le proteste per la promozione di pratiche commerciali più eque nel settore agroalimentare, in linea con le direttive europee e le esigenze del contesto nazionale.