A poco più di due anni dall’attuazione del nuovo Regolamento 2018/848 sulla produzione biologica, arriva la prima certificazione di gruppo europea, ed è tutta italiana: si tratta, infatti, del riconoscimento ottenuto dai sette Comuni dell’Altopiano di Asiago.

Una delle più grandi novità del Regolamento 2018/848 , è stata quella di aver introdotto la possibilità di ricorrere ad una “Certificazione di Gruppo”. Come dettagliatamente illustrato nel nostro articolo “Biologico, nuovo Regolamento 2018/848: principali novità e differenze previste per i ruminanti“, questa possibilità innanzitutto colma la differenza che esisteva nei confronti dei paesi terzi, dove già si poteva avere una certificazione di gruppo, e poi consente di ridurre i costi di ispezione e di certificazione e i relativi oneri amministrativi, di rafforzare le reti locali, e di contribuire allo sviluppo di migliori sbocchi di mercato. Il Gruppo di Operatori che ne fa richiesta deve possedere tutte le caratteristiche definite dalla normativa, e viene sottoposto a controllo da parte dell’Organismo di Certificazione annualmente, attraverso l’estrazione di un campione rappresentativo stabilito in base al numero dei componenti. Si ripone grande speranza in questo nuovo approccio di certificazione, per promuovere un sistema produttivo sostenibile e diffuso sul territorio, che consenta di contenere i costi e  semplificare i controlli. Grande interesse rappresenta, dunque, il riconoscimento ottenuto dall’Altopiano di Asiago, in merito al quale l’AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) Veneto ha divulgato maggiori informazioni in un comunicato stampa di cui riportiamo i punti salienti.

I presupposti per una Certificazione di Gruppo dei pascoli dell’Altopiano di Asiago partono già nel 2017, con la costituzione del Biodistretto BioAltopiano. In quest’area naturalmente vocata all’agricoltura biologica, il Biodistretto rappresenta tutt’ora un modello di gestione sostenibile delle risorse, che valorizza il patrimonio agro-ecologico della zona attraverso uno sviluppo rurale etico e la sinergia tra cittadini, operatori turistici, Istituti scolastici, associazioni e pubbliche amministrazioni. Nel 2020, ancora prima dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) 848/2018, l’Organismo di Certificazione Valoritalia ha proposto nell’area del Biodistretto un progetto sperimentale sulla Certificazione Biologica di Gruppo. L’idea è di costituire un gruppo di operatori composto dalle 76 malghe di proprietà delle Amministrazioni comunali, con l’obiettivo di certificare le superfici a pascolo permanente gestite dai malgari concessionari. Inizialmente il soggetto Gestore è stato individuato nel Biodistretto, il quale ha iniziato a sviluppare con la consulenza dell’Organismo di Certificazione l’articolato Sistema di Controlli Interni. In seguito, a causa dell’assenza di personalità giuridica del Biodistretto, il ruolo di soggetto Gestore è stato identificato nell’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Essa ha nominato e formato gli Ispettori Interni che hanno effettuato i controlli annuali su tutti i membri del gruppo, verificando e documentando la conformità alla normativa. Durante Agosto 2023 è stata finalmente rilasciata la Notifica di Prima Attività con Metodo Biologico, che segna l’entrata delle 76 malghe nel percorso di certificazione comune con Valoritalia. A seguito del rilascio, l’Organismo di Certificazione ha provveduto alla verifica della documentazione prodotta e alle visite ispettive su un campione di 10 malghe.

La prima esperienza di Certificazione di Gruppo in Europa è in Veneto, nel territorio montano dell’Altopiano di Asiago in provincia di Vicenza. Come certificato da Valoritalia dal 20/11/2023 risultano in conversione biologica 4890 ettari di pascolo, pari a più del 65% della SAU totale dell’intero Altopiano. Un risultato eccezionale, che di sicuro favorirà lo sviluppo socio-economico di quest’area garantendo, allo stesso tempo, un’alta qualità ambientale.

Fonte: AIAB Veneto