Sovralimentare le bovine da latte nel periodo di asciutta potrebbe aumentare l’infiammazione e danneggiare la funzionalità epatica rispetto ad alimentare secondo i fabbisogni o ad una moderata restrizione alimentare.

L’obiettivo di questo studio era di determinare l’impatto dell’apporto energetico durante il periodo di asciutta sui biomarcatori nel sangue correlati alla risposta alla fase acuta e alla funzionalità epatica durante il periodo di transizione.

Il siero raccolto da 73 vacche Holstein pluripare in un precedente esperimento è stato utilizzato per determinare l’effetto del piano di nutrizione preparto sui metaboliti correlati all’infiammazione e alla funzionalità epatica nel periparto. Le diete preparto erano in una disposizione fattoriale 3 × 2 nei periodi di far-off (da -65 a -26 giorni prima del parto previsto) e close-up (da -25 rispetto al parto fino al parto). Durante il far-off, sono state somministrate ad libitum (ADLIB) 2 diete per fornire il 100% (100E) o il 150% (150E) delle raccomandazioni NRC per l’energia netta per la lattazione per le vacche mature in tarda gestazione. Per il terzo trattamento dietetico nel far-off, la dieta 150E è stata somministrata ad apporto limitato (REST) ​​per fornire l’80% (80E) delle raccomandazioni. Durante il close-up, le bovine sono state alimentate con una dieta ADLIB o REST per fornire rispettivamente il 150% del fabbisogno di energia netta per la lattazione o l’80% del fabbisogno, rispettivamente. A partire dal momento del parto, tutte le vacche sono state alimentate con una dieta per la lattazione per i primi 56 giorni di mungitura.

Si sono osservate differenze numeriche per la produzione di latte, con il gruppo 100E che ha avuto una produzione di latte maggiore di quasi 3,5 kg/giorno rispetto a 150E o 80E. La differenza nella produzione di latte si è mantenuta durante le 8 settimane di lattazione considerate. Le bovine alimentate con 150E tendevano ad accumulare più lipidi epatici dopo il parto; il picco di accumulo dei lipidi si è verificato in tutti i gruppi il giorno 14 dopo il parto. Le bovine alimentate con 150E tendevano ad avere un Ca ematico inferiore al giorno 1 dopo il parto, e le bovine alimentate con REST avevano un Ca più elevato rispetto a quelle alimentate con ADLIB. Le bovine alimentate con 150E tendevano ad avere una bilirubina sierica più elevata prima del parto rispetto ad altri gruppi. L’alimentazione con REST nel periodo ravvicinato ha comportato un aumento della bilirubina prima del parto rispetto ad ADLIB; la bilirubina era positivamente associata (r = 0,34) all’accumulo di lipidi dopo il parto. L’alimentazione con REST ha comportato una riduzione della vitamina A sierica (una misura indiretta della retinol binding protein, RBP) prima del parto rispetto ad ADLIB, soprattutto se accoppiato con 80E. La paraoxonasi postparto è stata associata negativamente (r = -0,27) e la ceruloplasmina è stata associata positivamente (r = 0,21) all’accumulo di lipidi epatici dopo il parto. Un picco maggiore di aptoglobina è stato osservato nei giorni 1 e 7 dopo il parto per le vacche alimentate con le diete 100E e 150E durante il periodo di far-off, seguite dalla dieta REST durante il periodo di close-up. Il rapporto tra albumina e globulina nel siero era più elevato per le vacche alimentate con 100E rispetto a quelle alimentate con 150E sia prima che dopo il parto. Il Liver Functionalty Index (LFI) indicava una funzionalità epatica più scarsa per le bovine alimentate con 150E nel periodo di far-off, indipendentemente dalla dieta di close-up. Una funzionalità epatica negativa è stata notata anche per le bovine alimentate con 80E e REST. Le vacche del gruppo 100E alimentate con ADLIB o REST avevano un indice di attività epatica positivo dopo il parto.

Evitare un consumo eccessivo di energia prima del parto, in particolare durante il periodo di far-off, sembra la soluzione migliore per ridurre i segnali infiammatori sistemici e migliorare la funzionalità epatica nel periparto. Molti dei cambiamenti descritti nel profilo ematico si sono verificati prima del parto, ma gli effetti maggiori, in particolare sulla salute e sulle performance di lattazione, sono stati osservati nelle primissime fasi della lattazione. Gli effetti della dieta preparto non si sono trasferiti in modo coerente al periodo postparto più prolungato; tuttavia, l’influenza negativa sulla funzionalità epatica da parte delle diete preparto non favorisce l’adattamento alla lattazione.

 

 

La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico pubblicato dalla rivista “Journal of Dairy Science” dove è riportata tutta la letteratura citata: Janovick, N.A., E. Trevisi, G. Bertoni, H.M. Dann, and J.K. Drackley. 2023. Prepartum plane of energy intake affects serum biomarkers for inflammation and liver function during the periparturient period. J. Dairy Sci. 106:168–186. doi:10.3168/jds.2022-22286.

 

Autori

Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra – Gruppo Editoriale ASPA