Oggetto: L’OMS denuncia la pericolosità per la salute dei surrogati vegetali di carni e latticini. La Commissione UE rimedi alle contraddizioni della Farm to Fork

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000530/2022
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Mara Bizzotto (ID)

La strategia europea “Farm to Fork” vorrebbe garantire la sicurezza alimentare favorendo il consumo di surrogati vegetali di carni e latticini, come gli hamburger vegani e il latte d’avena.

Lo studio “Plant-based diets and their impact on health, sustainability and the environment” dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sottolinea la pericolosità di questi prodotti per l’eccesso di coloranti, additivi, aromi ed evidenzia che una dieta sana è composta da cibi poco lavorati come quelli della dieta mediterranea, patrimonio dell’UNESCO.

L’OMS solleva dubbi sui sostituti vegetali di carni e latticini in quanto prodotti ultra-trasformati che disorientano il consumatore portandolo a credere che siano più sani quando, in realtà, contengono quantità eccessive di sodio, grassi saturi e zuccheri.

Secondo un dossier di Coldiretti/Ixè del novembre 2021, per il 96% degli italiani una giusta quantità di carne rappresenta una componente fondamentale per una buona dieta.

L’OMS ha rilevato la carenza di analisi sul contenuto nutrizionale dei surrogati di carni e latticini.

Inoltre, i prodotti “Made in Italy” sono alla base della dieta mediterranea che ha comprovati benefici sulla salute.

Ciò premesso, può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti:

  1. Come valuta lo studio dell’OMS?
  2. In che modo garantirà la sicurezza alimentare alla luce delle evidenti contraddizioni presenti nella strategia “Farm to Fork”?
  3. Come difenderà i prodotti degli allevatori italiani, sinonimo di indiscussa eccellenza e salubrità, rispetto ai surrogati vegetali ultra-trasformati in laboratorio?

Risposta data dal Sig. Janusz Wojciechowski a nome della Commissione (22 marzo 2022)

1. La strategia “dal produttore al consumatore” sottolinea la necessità di un contesto alimentare favorevole che agevoli la scelta di regimi alimentari sani e sostenibili a beneficio della salute dei consumatori. Questa strategia evidenzia che il passaggio a una dieta basata maggiormente sui vegetali, che comprenda meno carni rosse e trasformate e più frutta e verdura, ridurrebbe non solo il rischio di malattie, ma anche l’impatto ambientale degli alimenti. Lo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità sostiene questa necessità.

2. La strategia “dal produttore al consumatore” favorirà la transizione verso sistemi alimentari sostenibili che assicureranno la futura sicurezza alimentare globale. Studi recenti dimostrano la capacità dell’agricoltura dell’UE di produrre con un’impronta ambientale molto inferiore. I prezzi e la disponibilità alimentari sono fattori molto importanti e saranno monitorati attentamente. Favorire le proteine vegetali coltivate nell’UE e le diete maggiormente basate sui vegetali e promuovere l’allevamento sostenibile riduce la dipendenza dalle importazioni di materie prime essenziali per i mangimi. La strategia identifica alcuni elementi fondamentali per garantire la sicurezza alimentare, quali la cooperazione e il commercio internazionali, l’utilizzo al meglio del progresso scientifico e dell’innovazione e la lotta contro lo spreco alimentare.

3. La politica di promozione1 continuerà a sostenere la promozione dei prodotti e regimi ammissibili in linea con gli obiettivi della politica, tra l’altro, al fine di migliorare la consapevolezza dei meriti dei prodotti agricoli dell’Unione e degli elevati standard applicabili ai metodi di produzione nell’Unione.

1) Ulteriori informazioni sulla politica di promozione sono disponibili nei seguenti link:

 

Fonte: Parlamento europeo