Durante il mese di ottobre e nella prima parte di novembre 2023 si è osservata una crescita dei prezzi del latte spot (ovvero il latte sfuso in cisterna, scambiato al di fuori dei contratti di fornitura tra allevatori e industria), confermando i segnali che si erano già registrati a settembre. Il mercato ha continuato a beneficiare del buon andamento della domanda, superiore all’offerta. I prezzi del prodotto di origine italiana hanno raggiunto a metà novembre 0,58 €/l, in rialzo del +5,1% rispetto ad inizio ottobre. Pur attenuandosi, il confronto con lo scorso anno resta però negativo, pari ad un -17%. Un’importante crescita ha interessato le materie grasse.

I prezzi all’ingrosso della crema di latte di origine nazionale, sostenuti dalla domanda dell’industria dolciaria, si sono portati sui 2,82 €/kg (+9,3% rispetto alla prima settimana di ottobre), toccando così il valore massimo dall’inizio dell’anno. In salita anche il burro. I prezzi del burro prodotto con crema di latte sono tornati sopra la soglia dei 5 €/kg. Come il latte spot, la variazione rispetto ad un anno fa resta negativa anche per crema di latte (-13%) e burro (-18%).

Tra i formaggi DOP, mercato statico per il Parmigiano Reggiano. Per lo stagionato 24 mesi si registrano dei prezzi sui 10,60 – 10,70 €/kg mentre per il prodotto di pianura con 13-14 mesi di stagionatura i valori si sono attestati sui 9,50 – 9,70 €/kg. Per il prodotto riserva 30-36 mesi i prezzi si attestano sugli 11,50 – 12,00 €/kg con un esubero di scorte.

Mercato più vivace, con buoni scambi, per il Grana Padano DOP. Sul fronte dei prezzi, il prodotto con 10 mesi di stagionatura si è attestato sugli 8,65-8,80 €/kg mentre lo stagionato 15-16 mesi si è attestato sui 9,60 – 9,90 €/kg.

Fonte: UNIONCAMERE BMTI