Ci troviamo nelle Marche, precisamente nel territorio della provincia di Pesaro ed Urbino dove nasce la Casciotta d’Urbino DOP, specialità marchigiana che conosceremo meglio a breve.

La Casciotta d’Urbino è un formaggio a pasta semicotta prodotto con latte di pecora intero in misura variabile fra il 70 e l’80% e con latte di vacca intero per il restante 20-30%.

Zona di produzione

La zona di produzione di questa DOP è una zona ricca di pascoli caratterizzati da una grande varietà di erbe di cui gli animali si nutrono e che contribuiscono a conferire al latte profumi e sapori unici.

Curiosità

La Casciotta d’Urbino è un formaggio dalla storia antichissima: si narra infatti che fosse molto apprezzato dal grande Michelangelo e dal Papa Clemente XIV. Sembra inoltre che anche che i Duchi di Montefeltro e la famiglia delle Rovere ne fossero così ghiotti da favorirne la produzione incoraggiando l’utilizzo delle  razze locali e dimezzando sia i contributi per il transito degli animali al pascolo che la tassa sul trasporto del formaggio.

Si narra inoltre che la “s” presente nel nome di questo formaggio sia dovuto ad un errore di trascrizione da parte di un impiegato ministeriale, errore che però permette tuttora alla Casciotta di differenziarsi dalle altre caciotte.

Descrizione

Alla vista, la Casciotta d’Urbino si presenta di forma cilindrica a scalzo basso con facce arrotondate e con una crosta sottile e di un colore giallo paglierino, ad avvenuta maturazione.

La pasta appare di consistenza molle, friabile con lieve occhieggiatura e di colore che va dal bianco al paglierino nella sua versione più stagionata.

La Casciotta d’Urbino, per il suo sapore dolce, è utilizzata perlopiù come formaggio da tavola o per insaporire determinati piatti.

Ecco come viene prodotta

Il latte viene fatto coagulare ad una temperatura di 35 °C circa con caglio liquido e/o in polvere, la pasta successivamente viene sottoposta ad una pressatura manuale, con tecnica caratteristica, in stampi idonei che attualmente sono in plastica ma che, precedentemente, erano in terracotta, ceramica, legno o vimini.

Il cacio viene poi salato, alternando la salamoia alla salatura a secco. La stagionatura oscilla dai 20 ai 30 giorni in ambienti a temperatura di 10-14 °C e con umidità di 80-90%.

Nel caso vi avessi incuriosito a tal punto da volerlo assaggiare personalmente, lascio qui sotto i contatti dei produttori:

Trevalli Cooperlat Società Cooperativa Agricola

Via Cerbara, 81
61030 Montemaggiore al Metauro (PU)
Tel. 0721 87981

www.trevalli.cooperlat.it

Caseificio Val d’Apsa & C. s.n.c.

Via Ca’ Bergamo, 1 Loc. Viapiana
61029 Urbino (PU) – Italia
Tel. 0722 52187

www.caseificiovaldapsa.it

 

Riferimenti:

Consorzio Casciotta d’Urbino DOP

Disciplinare Casciotta d’Urbino DOP