Torna anche quest’anno Formaggino d’Appennino, la manifestazione che si propone di valorizzare i prodotti di un territorio che può essere definito marginale, ma che, grazie all’impegno degli operatori locali sta invece emergendo e si sta facendo conoscere ad un pubblico sempre più vasto.

Marco Bondioli della Proloco di Castel di Casio (BO), titolare della Fattoria La Pulcina, è stato fra i promotori dell’iniziativa e ci ha raccontato alcuni dettagli dell’edizione 2024 che so svolgerà nel mese di maggio.

L’evento, previsto dal pomeriggio di sabato 25 a domenica 26 maggio, è dedicato ‘al formaggio e non solo’. L’idea è nata dalla necessità di organizzare qualcosa di diverso, che contenesse attrattive per il pubblico.

Oltre ad una mostra mercato, Formaggino d’Appennino si propone come ‘scambio di informazioni’, scambio che riguarda fra loro i produttori interessati dalla filiera e uno scambio con i visitatori che diventano parte attiva dell’evento.

Fra gli eventi collaterali di approfondimento, si terrà sabato 25, il tavolo tecnico che vede presenze multidisciplinari e particolarmente interessanti per gli addetti ai lavori.

La AUSL di Bologna affronterà temi legati all’allevamento e all’igiene dei locali di trasformazione, in particolare:

  • HACCP, controlli, eventuali novità per caseifici, allevamenti, laboratori
  • Macellazione in allevamento: regolamenti
  • Aggiornamenti PSA e regolamenti per i piccoli allevamenti aziendali di suini
  • Reinserimento doppio allevamento con stesso codice stalla
  • Individuazione percorso per la vendita del suino anche per i capi macellati in azienda

Apertura di uno sportello informativo sulle nuove linee guida della Regione al fine di poter dare informazioni adeguate alle aziende che intendano dotarsi di un laboratorio

L’ARA ER invece si occuperà di tematiche legate alle patologie della fauna selvatica, alle verminosi, alle zecche, alla paratubercolosi, delle modalità informative rivolte ad agricoltori/allevatori ed infine alla valutazione del rischio di problemi sanitari per gli allevamenti.

Ci saranno poi il Consorzio della Mela Rosa Romana, il Biodistretto dell’Appennino per valorizzare le attività locali e ultimo, ma non certo per importanza, il Consorzio del Parmigiano Reggiano che in piazza eseguirà la storica cottura su legna della cagliata per la produzione di una forma.

Presenti anche APR, Assaggiatori Parmigiano Reggiano e Onaf per guidare gli appassionati in un percorso degustativo dei prodotti locali.

L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è la promozione del territorio attraverso formazione e informazione al pubblico che sarà coinvolto nelle varie fasi della manifestazione per conoscere prodotti,  produttori e tradizioni della zona.

Anche Ruminantia sarà presente con un contributo durante il tavolo tecnico nella giornata di sabato 25 maggio.