Il benchmarking è uno strumento utile per confrontare e contrapporre oggettivamente gli allevamenti attraverso una varietà di parametri (Khade e Metlen, 1996; Chapinal et al., 2013; Sumner et al., 2018). Se condotti a livello nazionale, gli studi offrono informazioni sul settore nel suo insieme, identificano le lacune di conoscenza e possono aiutare ad indirizzare la ricerca futura. Il Canadian National Dairy Study (NDS; NDS, 2015) e il National Animal Health Monitoring System Dairy Studies degli Stati Uniti (NAHMS; USDA-APHIS, 2014) rappresentano, rispettivamente, due studi di riferimento per la filiera lattiero-casearia canadese e statunitense.

Le loro indagini hanno trattato una varietà di argomenti, tra cui la produzione e la qualità del latte, la riproduzione, la biosicurezza, la salute e il benessere, che sono aspetti chiave della gestione del settore lattiero-caseario in relazione alla salute e al benessere dei bovini da latte. Molti di questi argomenti sono stati ben studiati (ad esempio, biosicurezza, gestione del colostro, zoppia), portando all’elaborazione di raccomandazioni basate sull’evidenza per l’adozione delle migliori pratiche e fornendo parametri di riferimento storici per questo settore. Per molti di questi argomenti gli standard minimi di settore sono stati stabiliti anche nei programmi nazionali di garanzia della qualità [ad esempio, proAction in Canada (Dairy Farmers of Canada, 2021) e Farmers Assuring Responsible Management negli Stati Uniti (FARM, 2021)], e alcuni argomenti sono stati persino al centro di modifiche normative (ad esempio, trasporto, uso di antibiotici).

Molti di questi argomenti rappresentano delle problematiche ad alta priorità o emergenti legate alla cura degli animali (ad esempio, separazione vacca/vitello, gestione dei vitelli, accesso all’aperto/pascolo, mortalità ed eutanasia) e sono state identificate come importanti aree di rischio in termini di reputazione per l’industria (Smid et al., 2021; Sirovica et al., 2022). Esistono diverse aree di sovrapposizione tra gli studi NDS e NAHMS che rappresentano un’opportunità per un confronto più mirato per comprendere meglio le analogie e le differenze nelle pratiche di gestione tra allevamenti da latte statunitensi e canadesi. Comprendere come i produttori lattiero-caseari canadesi e statunitensi stiano affrontando queste problematiche di gestione del settore aiuta a fornire una visione sui punti di forza, di debolezza, sulle opportunità e sulle minacce cui è sottoposta l’industria lattiero-casearia nordamericana.

La gestione e il benessere dei vitelli rappresentano un’importante area sulla quale il settore lattiero-caseario deve porre una certa attenzione. Negli ultimi 5 anni c’è stato un aumento sostanziale del numero di articoli pubblicati sulla gestione e sul benessere dei vitelli, con circa 366 pubblicazioni dal 2017 (volumi da 100 a 104 del Journal of Dairy Science). È chiaro che la gestione della prima fase della vita (compreso il parto; Lombard et al., 2007), la gestione del colostro (Raboisson et al., 2016; Goetz et al., 2021), l’alimentazione (Todd et al., 2017; Geiger, 2019; Garcia et al., 2021) e le strategie di prevenzione delle malattie (Abuelo et al., 2021; Buczinski et al., 2021), possono avere un profondo impatto sulla futura produttività dei vitelli da latte.

L’obiettivo di una review narrativa pubblicata sul Journal of Dairy Science era di confrontare e contrapporre i risultati del Canadian National Dairy Study del 2015 e del National Animal Health Monitoring System (NAHMS) Dairy Studies degli Stati Uniti del 2014, ponendo un’attenzione specifica alla gestione e al benessere dei vitelli, e di interpretare questi risultati nel contesto di una più recente ricerca sulla salute dei vitelli, al fine di descrivere come procedere in avanti nell’industria lattiero-casearia nordamericana.

La collocazione di risultati di studi nazionali periodici nel contesto della ricerca passata e recente offre l’opportunità di valutare l’adozione di raccomandazioni e di pratiche migliorate e ci aiuta ad identificare le sfide persistenti e nuove con cui il settore sta lottando allo scopo di indirizzare le esigenze di ricerca.

Attraverso questa review dei due studi nazionali, è stato possibile individuare diversi punti di forza delle filiere lattiero-casearie canadesi e statunitensi. In ogni area riguardante la gestione della salute dei vitelli, sono stati riscontrati miglioramenti rispetto ai precedenti studi NAHMS e alla letteratura pubblicata per quanto concerne il livello di mortalità, la quantità di colostro somministrato, la stabulazione e il numero di allevatori che utilizzano metodi per il controllo del dolore durante l’eliminazione delle gemme cornuali e la decornazione.

Tuttavia, ci sono ancora alcune aree che presentano chiare opportunità di miglioramento. Nello specifico, sebbene i livelli di mortalità siano migliorati, ancora un gran numero di vitelli muore alla nascita, entro le prime 48 ore di vita e durante il periodo che precede lo svezzamento. Per migliorare la salute dei vitelli nei primi anni di vita, l’assunzione del colostro continua a rappresentare un punto cruciale. I produttori potrebbero cercare di somministrare un colostro di alta qualità (dose 10% del peso corporeo) durante la prima poppata, oltre a somministrare una maggiore quantità di latte durante il periodo pre-svezzamento. Gli ostacoli alla realizzazione di questi cambiamenti gestionali e al miglioramento della salute generale dei vitelli devono essere identificati in studi futuri. In Canada e negli Stati Uniti la maggior parte dei vitelli non svezzati viene stabulata in box individuali. Ciò rappresenta una chiara opportunità di miglioramento perché recenti ricerche hanno messo in evidenza gli aspetti positivi della stabulazione in gruppo. Infine, per quanto riguarda il controllo del dolore, sono necessari miglioramenti (in particolare negli Stati Uniti) per garantire che la gestione del dolore venga messa in atto durante l’eliminazione delle gemme cornuali e la decornazione dei vitelli. Sebbene la scienza sia chiara sulla gestione del dolore, sono necessari dei confronti con i produttori per identificare le ragioni di una mancata  adozione.

La presente sinossi è tratta dall’articolo, recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Dairy Science, “Calf management and welfare in the Canadian and US dairy industries: Where do we go from here?” di S. Roche, D. L. Renaud, C. A. Bauman, J. Lombard, D. Short, J. Saraceni, and D. F. Kelton. https://doi.org/10.3168/jds.2022-22793