L’unifeed o TMR (in inglese) è una miscela di insilati, cereali, altri sottoprodotti, concentrati e minerali. In altre parole, tutto ciò di cui una vacca ha bisogno per una produzione di latte ottimale. Presenta una composizione uniforme, va somministrata alle vacche almeno una volta al giorno e rappresenta un metodo efficiente di fornire sostanze nutritive alle bovine da latte.

Per una produzione di latte ottimale, l’unifeed deve essere miscelato utilizzando ingredienti di altissima qualità a una formulazione precisa in base alle performance delle vacche così da evitare eventuali carenze o eccessi di sostanze nutritive. Somministrare un unifeed carente di sostanze nutritive ha un impatto negativo sulla produzione di latte e sulla produzione della mandria. Con i costi dei mangimi in costante aumento, somministrare un unifeed con sostanze nutritive in eccesso è costoso e dà luogo a sprechi.

L’unifeed è il terreno fertile ideale per i microrganismi

Grazie alla composizione variegata dell’unifeed, le vacche avranno una dieta perfettamente equilibrata. Ciò consente di garantire un’assunzione costante di alimenti. Le vacche possono essere molto esigenti in termini alimentari e tendono a selezionare spesso la razione somministrata nutrendosi soltanto degli elementi che prediligono. Con l’unifeed, non è così facile selezionare determinati elementi a scapito di altri, pertanto vi sono meno sprechi e una dieta più equilibrata.

Sfortunatamente, l’unifeed rappresenta il terreno fertile ideale per i microrganismi indesiderati. E con un numero elevato di ingredienti aggiunti, anche il numero di fonti di contaminazione potenziali è elevato. Per ridurre il rischio di ricontaminazione, è necessario verificare la pulizia del miscelatore tra un ciclo di alimentazione e l’altro.

Una volta esposto all’aria, l’unifeed, denso, umido, ricco di sostanze nutritive, rappresenta per microrganismi come muffe, lieviti e batteri l’ambiente ideale per la crescita, soprattutto nei paesi caldi o in presenza di temperature calde nei mesi estivi. Man mano che i microrganismi crescono, il valore nutritivo della razione si riduce e la fermentazione indesiderata ne fa diminuire l’appetibilità dando vita al rifiuto della stessa.

Perché il calore è così dannoso per l’unifeed

La crescita di microrganismi indesiderati nell’unifeed viene definita “deterioramento aerobico”. Il deterioramento aerobico diminuisce sia il valore nutritivo di una razione che la sua appetibilità.

L’aumento della temperatura dell’unifeed stimola ulteriormente possibili fermentazioni indesiderate che fanno aumentare a sua volta la temperatura (Figura 1).

Figura 1. Il ciclo di aumento della temperatura nell’unifeed

Questo ciclo fa aumentare rapidamente la temperatura dell’unifeed soprattutto in ambienti in cui la temperatura ambiente è inizialmente elevata. All’aumentare del calore e della fermentazione, il valore nutritivo di molti componenti della dieta (tra cui porzioni importanti di carboidrati e proteine) si riduce. Inoltre, sottoprodotti della fermentazione come etanolo e ammoniaca riducono l’appetibilità della razione. Ciò comporta una maggiore selettività, una ridotta assunzione complessiva di alimenti e quindi una diminuzione della resa e della produzione di latte.

Come gestire la temperatura dell’unifeed

Vi sono varie strategie che aiutano a controllare la temperatura, alcune delle quali sono illustrate di seguito.

  • Evitare di alimentare la mandria nelle ore più calde della giornata.
  • Dare da mangiare alle vacche possibilmente due volte al giorno, somministrando la razione più abbondante di mangime nelle ore serali.
  • Gestire attivamente la benna trancia insilato o il silos a trincea utilizzando ogni giorno il materiale posto anteriormente.
  • Evitare di aggiungere del materiale foraggero verde che aumenterebbe il contenuto di umidità.
  • Assicurarsi che eventuali impianti di raffreddamento a base d’acqua all’interno della stalla vengano utilizzati lontano dall’area di alimentazione per evitare un aumento del contenuto di umidità.

Aggiungere alla razione un conservante come ProMyr™ TMR Solid o ProMyr™ TMR Flexible.

Conservazione dell’unifeed con ProMyr™ TMR

ProMyr™ TMR è una miscela sinergica di sali e/o acidi organici utilizzata per controllare un’ampia varietà di microrganismi. Il prodotto agisce inibendo la crescita di un vasto assortimento di microrganismi indesiderati, stabilizzando così la razione mantenendone inalterata l’appetibilità e garantendo un’assunzione costante di mangime.

Disponibile in forma di polvere  (ProMyr™ TMR Solid) e liquida (ProMyr™ TMR Flexible) per soddisfare le esigenze di ogni azienda agricola, ProMyr™ TMR è in grado di controllare la temperatura dell’unifeed più a lungo, stabilizzando l’unifeed e riducendone il deterioramento.

Nella Figura 2 sono illustrati i risultati di uno studio di laboratorio che ha analizzato l’aumento della temperatura tramite il monitoraggio di alcuni campioni di Unifeed. Il campione senza conservante ha raggiunto una temperatura di 27 oC dopo 9 ore. I campioni trattati con ProMyr™ TMR (Solid e Flexible) hanno invece raggiunto una temperatura di 27 oC dopo 15 ore. Queste sei ore in più rappresentano una differenza importante in termini di valore nutritivo e appetibilità.

Figura 2. Aumento della temperatura nei campioni di RMT con e senza conservante.

Uno studio simile è stato effettuato dall’Università svedese di Scienze Agrarie utilizzando campioni di unifeed freschi di un giorno (Figura 3). L’aggiunta di ProMyr™ TMR ha prolungato di 14 ore il periodo necessario affinché la temperatura aumentasse di tre gradi. Nel campione di unifeed  fresco, ProMyr™ TMR ha invece prolungato di 20 ore il periodo necessario per un aumento di temperatura di tre gradi. In pratica, ciò significa che la temperatura dell’unifeed rimane più a lungo stabile con il beneficio di ridurre eventuali fermentazioni indesiderate e mantenere inalterati il valore nutritivo, l’appetibilità e l’ingestione dell’alimento. I vantaggi che ciò offre in termini produttivi sono riportati nella Tabella 1.

Figura 3.ProMyr™ mantiene inalterata la temperatura dell’unifeed più a lungo

Tabella 1. Risultati in termini di resa delle vacche alimentate con Unifeed trattati con ProMyr™ TMR Solid rispetto ad un gruppo di controllo.

Nella stessa sperimentazione svedese, la produzione in latte e l’energia corretta latte (ECM) hanno registrato valori migliorati dopo l’aggiunta di ProMyr™ TMR Solid all’unifeed. Questi miglioramenti sono stati realizzati con un livello di ingestione di sostanza secca (DMI) inferiore (24,6 kg/giorno nel gruppo di controllo rispetto a 23,2 nel gruppo ProMyr™ TMR Solid), equivalente a un miglioramento dell’ECM: rapporto ingestione sostanza secca (DMI) di 0,1 punti percentuali.

In un altro studio effettuato presso l’Università di San Paolo in Brasile, sono stati registrati miglioramenti analoghi dei valori relativi alla produzione in latte. Le razioni sono state esaminate per calcolare l’indice “selettività”(parametro calcolato per misurare quanto le vacche scelgono i diversi componenti della razione piuttosto che consumarne omogeneamente) che ha fatto registrare una differenza significativa per la granulometria della razione compresa tra  8-19 mm di lunghezza nel gruppo di controllo rispetto al gruppo ProMyr™ TMR Solid. Nelle Vacche alimentate con unifeed a cui è stato aggiunto ProMyr™ TMR Solid si è registrata una riduzione della selettività per le granulometrie di queste dimensioni, evidenziando una selettività inferiore nei confronti del mangime. Le vacche hanno pertanto scelto meno e si sono ridotti gli sprechi.

Conclusioni

Alimentare le vacche da latte con l’unifeed (TMR) rappresenta un metodo efficace ed efficiente per garantire ad un animale tutte le sostanze nutritive di cui necessita per una produzione ottimale di latte. Tuttavia, è necessario fare in modo che il livello qualitativo della razione resti inalterato quando viene somministrato all’animale. L’unifeed assicura un perfetto mix di sostanze nutritive, umidità e ossigeno che stimola la crescita di microrganismi. Questa crescita e le potenziali fermentazione indesiderate causano un deterioramento del livello qualitativo della razione somministrata e una diminuzione della sua appetibilità. Ne deriva rifiuto dell’alimento ed effetti negativi sulla resa e la produzione di latte della mandria.

L’aggiunta di un conservante come ProMyr™ TMR aiuta a controllare la crescita dei microrganismi stabilizzando la temperatura. Ciò ne impedisce il deterioramento dovuto a fermentazioni indesiderate mantenendo inalterati i livelli di ingestione e garantendo la produttività della mandria.

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il rappresentante di zona di Perstorp.