Ormai da decenni negli allevamenti di bovine da latte la gestione dei vitelli appena nati prevede l’allontanamento precoce dalla madre non appena possibile dopo la nascita e la stabulazione individuale in gabbie o recinti fino a un’età massima di 8 settimane. Tale pratica viene fatta con l’obiettivo di contenere la diffusione degli agenti patogeni responsabili delle patologie respiratorie e gastroenteriche che spesso colpiscono i vitelli nelle prime fasi di vita e che incidono fortemente sui tassi di mortalità neonatale in allevamento, e, inoltre, permette una mirata gestione della colostratura.

Nonostante i vantaggi sanitari e gestionali che alcune pratiche comportano, negli ultimi anni i consumatori hanno iniziato a mostrare interesse verso le modalità con cui gli animali vengono allevati, ritenendone alcune non adeguate né rispettose del benessere degli animali.

È in questo contesto che nasce “END THE CAGE AGE”, l’iniziativa dei cittadini europei con la quale è stato chiesto alla Commissione Europea di porre fine dell’uso delle gabbie per l’allevamento di animali a scopo alimentare, inclusi i vitelli. La Commissione, accogliendo questa petizione che ha raccolto circa 1,5 milioni di firme, ha disposto che dalla fine del 2027 non sarà più consentito l’utilizzo delle gabbie in allevamento e ha chiesto all’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, un parere scientifico che possa fungere da riferimento per la nuova legislazione sul benessere animale. 

Quali sono, dunque, gli scenari a cui un consumatore potrebbe essere esposto qualora la modalità di allevamento fosse resa trasparente in etichetta al momento dell’acquisto, come recentemente discusso nell’ambito del progetto ClearFarm (www.clearfarm.eu)?

Le possibili alternative per l’alimentazione del vitello dalla nascita allo svezzamento adottate attualmente nell’industria lattiero-casearia sono riportate in modo schematico nella Figura 1

Figura 1 – Rappresentazione schematica delle modalità di colostratura e allattamento dei vitelli diffuse attualmente dai sistemi convenzionali ai sistemi alternativi.

Secondo l’EFSA i vitelli andrebbero stabulati in piccoli gruppi nelle prime settimane di vita, così da consentire il contatto con conspecifici e favorire lo sviluppo di migliori abilità sociali. Nelle prime fasi di vita il partner sociale preferenziale del vitello è la madre. I vitelli dovrebbero restare con le proprie madri almeno 24 ore dopo la nascita e il contatto tra vacca e vitello dovrebbe essere consentito per periodi prolungati, o addirittura fino a raggiungere l’età dello svezzamento. Indipendentemente dalla durata del contatto, quando il legame vacca-vitello si è formato, la separazione brusca e immediata è sconsigliata perché comporta uno stress da separazione. Le sfaccettature dei cosiddetti cow-calf contact (CCC) che consentono questo tipo di contatto sono numerose e non tutte si caratterizzano per il legame madre-vitello, come immaginato dal consumatore attento a prodotti di origine animale con valore etico aggiunto in termini di naturalezza. 

Alcune caratteristiche dei CCC sono state descritte nella pubblicazione di Sirovnik e colleghi (2020) e Neave e colleghi (2023), di seguito riassunte e rappresentate nella mappa concettuale in Figura 2:

  • può essere previsto il contatto del vitello con la propria madre o con una balia;
  • il contatto tra i due animali può essere totale e libero – quando ogni tipo di interazione è consentita, compreso l’allattamento – oppure parziale – quando, ad esempio, viene impedita la suzione;
  • il contatto può essere consentito per tutte le 24 ore, oppure può essere part-time ed avvenire solo durante il giorno o durante la notte, oppure in alcuni momenti della giornata;
  • lo spostamento per raggiungere il locale adibito al contatto può avvenire su iniziativa del vitello che raggiunge la madre/balia, oppure su iniziativa della vacca, che può decidere liberamente quando riunirsi con il vitello o può essere indirizzata verso di lui in determinati momenti, ad esempio prima o dopo la mungitura; 
  • nel locale o recinto esterno adibiti al contatto in cui i due animali si riuniscono possono essere presenti alimento e acqua a disposizione di entrambi (risorse condivise), oppure le risorse possono essere fornite solo nei rispettivi recinti di stabulazione (accesso alle risorse differenziato);
  • la durata complessiva del periodo di contatto tra vacca e vitello può coincidere con la durata dell’intera lattazione, oppure può essere limitata a un tempo più breve (alcune settimane o mesi). 

Figura 2 Mappa concettuale sui sistemi vacca-vitello.

Bibliografia

  • EFSA AHAW Panel (EFSA Panel on Animal Health and Animal Welfare). Nielsen, S.S., Alvarez, J., 557 Bicout. D.J., Calistri, P., Canali, E., Drewe, J.A., Garin-Bastuji, B., Gonzales Rojas, J.L., 558 Schmidt, C.G., Herskin, M., Michel, V., Miranda Chueca, M.A., Padalino, B., Pasquali, P., 559 Robertsm HC., Spoolder, H., Stahl, K., Velarde, A., Viltrop, A., Jensen, M.B., Waiblinger, S., 560 Candiani, D., Lima, E., Mosbach-Schulz, O., Van der Stede, Y., Vitali, M., Winckler, C. (2023). 561 Scientific Opinion on the welfare of calves. EFSA J. 21, 7896. Doi: 10.2903/j.efsa.2023.7896
  • Sirovnik, J., Barth, K., de Oliveira, D., Ferneborg, S., Haskell, M.J., Hillmann, E., Jensen, M., Mejdell, C.M., Napolitano, F., Vaarst, M., Verwer, C., Waiblinger, S., Zipp, K. and Johnsen, J.F. (2020). Methodological terminology and definitions for research and discussion of cow-calf contact systems. Journal of Dairy Research, Special Issue: DairyCare husbandry for wellbeing 108-114. Doi:10.1017/S0022029920000564
  • Neave, H.W., Bertelsen, M., Jensen E.H., Jensen M.B. (2023). Towards a socially sustainable dairy sector with cow-calf contact systems. Book of abstracts. EAAP + WAAP + Interbull Congress 2023. Lyon, France – August 26th / September 1st, 2023.

Autore

Claudia Manfré, Işıl Aytemiz Danyer, Marta Brscic 

Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute (MAPS) 

Università degli Studi di Padova, Viale dell’Università 16 – 35020 Legnaro (PD)