La creatina è un metabolita naturale che ritroviamo nei vertebrati e viene immagazzinata principalmente, sotto forma di fosfocreatina, nel tessuto muscolare scheletrico (circa il 95%), dove facilita il riciclo dell’ATP (Wyss & Kaddurah-Daouk, 2000). La creatina endogena viene sintetizzata principalmente attraverso un asse rene-fegato, utilizzando arginina, glicina e metionina (Brosnan et al., 2009), e quindi la sua concentrazione dipende dalla disponibilità di tali aminoacidi. Considerando il sostanziale fabbisogno di arginina per la sintesi proteica, la sintesi endogena della creatina impone un onere considerevole sul metabolismo dell’arginina e della metionina. Pertanto, l’integrazione alimentare di creatina negli animali da allevamento, in particolare in polli e maiali, può favorire le performance di crescita, promuovere lo sviluppo muscolare e garantire la salute degli animali (Duan et al., 2022; Stahl e Berg, 2003).

Tuttavia, la creatina usata come additivo per mangimi ha i suoi limiti, come l’instabilità e il costo (Baker, 2009).

L’acido guanidinoacetico (GAA) è un composto organico che si trova naturalmente nei vertebrati. E’ un derivato amminoacidico capace di migliorare efficacemente la bioenergetica cellulare, stimolando la biosintesi della creatina. Inoltre, il GAA è conveniente, ha un’elevata biodisponibilità ed è più stabile della creatina (Ibrahim, El Sayed, Abdelfattah-Hassan e Morshedy, 2019), il che lo rende un’alternativa valida alla creatina nei mangimi per animali, compresi polli (Khajali, Lemme, e Rademacher-Heilshorn, 2020), bovini (Ardalan et al., 2021), maiali (Valini et al., 2020) e pesci (Aziza, Mahmoud, Zahran e Gadalla, 2020).

La produzione di carne di agnello riveste un ruolo importante sia dal punto di vista economico che sociale in molti paesi (Ponnampalam, Holman e Scollan, 2016). Mai come ad oggi la qualità dei prodotti riveste un ruolo fondamentale per il consumatore; quindi, il mantenimento e/o il perseguimento di elevati standard qualitativi rimane uno dei principali obiettivi per l’industria della carne (Wicks et al., 2019). Dati raccolti da diversi studi suggeriscono che il GAA può influenzare lo sviluppo del tessuto muscolare scheletrico regolando le vie di segnalazione relative al metabolismo delle proteine ​​e alla proliferazione di precursori delle cellule miogeniche (Ostojic, Premusz, Nagy e Acs, 2020). Inoltre, è stato dimostrato che il GAA aumenta le prestazioni di crescita di animali da produzione e promuove lo sviluppo del tessuto muscolare (Yan et al., 2021).

Uno studio recente (Li et al., 2022) ha monitorato gli effetti dell’integrazione alimentare di GAA sulla crescita del tessuto muscolare scheletrico e sulla qualità della carne ovina.

Oltre ad intervenire sul metabolismo energetico, l‘acido guanidinoacetico possiede diverse funzioni biologiche, legate alle stimolazione ormonale e alla neuromodulazione, all’utilizzo metabolico dell’arginina e alla modulazione delle capacità antiossidanti (Ostojic, 2015). Nello studio di Li e collaboratori (2022), l’inclusione di GAA nel mangime non solo ha portato ad un aumento del peso corporeo degli agnelli, ma ha anche aumentato il peso delle carcasse e la percentuale in carne magra. Risultati simili sono stati osservati su polli (Khajali et al., 2020) e suini (Jayaraman et al., 2018).

In particolare, gli autori hanno osservato come l’integrazione di GAA ha aumentato l’area della sezione trasversale del muscolo Longissimus thoracis, suggerendo come il GAA ha avuto un ruolo importante nell’aumentare la massa muscolare scheletrica postnatale in agnelli in accrescimento. Quanto ipotizzato inizialmente da Li e collaboratori (2022), cioè un possibile aumento delle dimensioni delle miofibrille in seguito all’impiego di GAA nelle diete degli agnelli, è stato successivamente confermato dal riscontro analitico, osservando un significativo aumento del volume miofibrillare.

I risultati ottenuti da tale sperimentazione evidenziano quindi come il GAA interviene positivamente sulle performance di crescita e sullo sviluppo del tessuto muscolare scheletrico, attivando il processo di sintesi proteica nei filamenti miofibrillari e riducendo al minimo la disgregazione proteica attraverso la regolazione del quantitativo di miostatina e fosforo-FoxO1. Inoltre, nel muscolo è stato osservato un aumento del pH post mortem e della capacità di trattenere l’acqua in seguito all’integrazione di GAA.

 

La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico pubblicato da Meat Science dove è riportata tutta la letteratura citata: Li X., Liu X., Song P., Zhao J., Zhang J., Zhao J. 2022. Skeletal muscle mass, meat quality and antioxidant status in growing lambs supplemented with guanidinoacetic acid. Meat Science, 192, 108906. doi.org/10.1016/j.meatsci.2022.108906.

 

Autori

Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra – Gruppo Editoriale ASPA