Pubblicato il rapporto “One Health” sulle zoonosi, a cura dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Risalta, nel 2022, un incremento generale dei casi di malattie a trasmissione alimentare e dei focolai di zoonosi, rispetto all’anno precedente, tra le quali le più segnalate sono state la campilobatteriosi e la salmonellosi.

Il documento presenta i risultati delle attività di monitoraggio e sorveglianza delle zoonosi condotte nel 2022 in 27 Stati membri (SM), Regno Unito (Irlanda del Nord) e 11 paesi non SM. Vengono fornite le principali statistiche sulle zoonosi e sugli agenti zoonotici negli esseri umani, negli alimenti, negli animali e nei mangimi. Nel 2022, la prima e la seconda zoonosi più segnalate sono state rispettivamente la campilobatteriosi e la salmonellosi.  La campilobatteriosi è stata segnalata con un numero pari a 137107 casi, analogo al 2021. La carne di pollo e di tacchino sono state le fonti più comuni di infezioni.

La salmonellosi è stata la seconda malattia zoonotica più segnalata, con 65208 casi nel 2022 rispetto ai 60 169 del 2021. Nonostante ciò, diciannove Stati membri e il Regno Unito (Irlanda del Nord) hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissati per la riduzione di Salmonella nel pollame. Si tratta del numero più alto dal 2018, quando 14 Stati membri avevano raggiunto tutti gli obiettivi, una pietra miliare negli sforzi collettivi per combattere le malattie zoonotiche e proteggere la salute pubblica.

La terza zoonosi più segnalata negli esseri umani è stata la yersiniosi, seguita dalle infezioni da Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) e da Listeria monocytogenes. Sia Listeria che STEC possono causare malattie di origine alimentare gravi e persino fatali, soprattutto in sottogruppi di popolazione ad alto rischio, come anziani, bambini piccoli e persone immunocompromesse. La Listeria, al quinto posto per segnalazioni, con 2.738 casi, ha visto un aumento del 15,9% nel tasso di notifica nell’UE rispetto al 2021.

Tra le varie infezioni, quelle da L. monocytogenes e da virus della West Nile sono state le malattie zoonotiche più gravi, con il maggior numero di ricoveri ospedalieri e i più alti tassi di mortalità. Nell’UE, il numero di epidemie di origine alimentare e di casi, ricoveri e decessi segnalati, è stato superiore nel 2022 rispetto al 2021. Il numero di decessi dovuti a epidemie è stato il più alto mai segnalato nell’UE negli ultimi 10 anni, principalmente causati da L. monocytogenes e in misura minore da Salmonella . La Salmonella, in particolare S. Enteritidis, è rimasta l’agente causale più frequentemente segnalato per le epidemie di origine alimentare. Il norovirus (e altri calicivirus ) è stato l’agente associato al maggior numero di casi umani epidemici.

Questo rapporto fornisce anche aggiornamenti su brucellosi, Coxiella burnetii (febbre Q), echinococcosi, rabbia, toxoplasmosi, trichinellosi, infezione da Mycobacterium tuberculosis complex (concentrandosi su Mycobacterium bovis e Mycobacterium caprae) e tularemia.

“Il numero di casi segnalati nell’uomo per le due più comuni malattie veicolate da alimenti rimane a livelli inferiori rispetto a quelli pre-pandemici”, ha dichiarato Ole Heuer, responsabile della sezione Malattie a tendenza epidemica dell’ECDC. “Tuttavia, dato l’impatto di queste infezioni sulla salute umana, occorrono ulteriore vigilanza e misure per ridurre il numero di casi”.

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Fonte: EFSA