L’erbicida glifosato è stato introdotto in agricoltura negli anni Settanta dalla multinazionale Monsanto con il marchio commerciale Roundup. Ha rapidamente guadagnato popolarità grazie alla sua efficacia contro le erbacce, soprattutto perché alcune coltivazioni geneticamente modificate erano resistenti al suo effetto. L’ impiego negli anni si è diffuso anche negli ambienti urbani, per mantenere pulite strade e ferrovie. Attualmente, il glifosato è approvato nell’UE fino al 15 dicembre 2023 e può essere utilizzato come sostanza attiva nei prodotti fitosanitari, soggetto all’autorizzazione delle autorità nazionali dopo una valutazione della sua sicurezza.

La gestione del glifosato da parte della Commissione Europea è stata oggetto di discussione e dibattito per diversi anni, principalmente a causa delle preoccupazioni legate alla sua sicurezza per la salute umana e l’ambiente.

La Commissione Europea si basa sul parere dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e dell’Agenzia Europea per i Prodotti Chimici (ECHA) per valutare il rischio associato al glifosato.

Il 30 maggio 2022 l’ECHA, ha classificato il glifosato come non cancerogeno in quanto le prove scientifiche disponibili non soddisfacevano i criteri per la classificazione della sostanza come cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione.

Sulla base anche di questi risultati il 6 luglio 2023, l’EFSA ha adottato la sua conclusione sulla revisione tra pari della valutazione del rischio per il glifosato e l’ha inviata agli Stati membri e alla Commissione. L’EFSA ha concluso che il glifosato non presenta preoccupazioni critiche per l’uomo, gli animali o l’ambiente. Tuttavia, ci sono alcune lacune nei dati e questioni irrisolte, tra cui la valutazione di alcune impurità nel glifosato, il rischio alimentare per i consumatori e i rischi per le piante acquatiche.

Il 12 luglio 2023, i servizi della Commissione hanno avviato discussioni con gli Stati membri nel Comitato permanente per le piante, gli animali, il cibo e il mangime (PAFF Committee). Successivamente, in seguito all’analisi della conclusione e del rapporto di valutazione preparato dagli Stati membri agendo congiuntamente come relatori, i servizi della Commissione hanno proposto un rinnovo dell’approvazione del glifosato per 10 anni, soggetto a determinate condizioni. Il 13 luglio 2023, hanno presentato una bozza del rapporto di rinnovo agli Stati membri per la loro considerazione e i loro commenti.

Nel Regolamento proposto dalla Commissione si fa divieto dell’uso del glifosato per il disseccamento del raccolto, si impone la creazione di fasce tampone di 5 – 10 metri di larghezza e si proibisce l’uso in zone pubbliche come parchi e giardini.

Un’ulteriore riunione del Comitato PAFF per discutere della bozza del rapporto di rinnovo e del progetto di regolamento, si terrà il 22 settembre 2023. La Commissione mira a finalizzare la decisione entro il 15 dicembre 2023, data di scadenza dell’approvazione attuale del glifosato nell’Unione Europea.

L’approvazione del glifosato è stata soggetta a pressioni pubbliche e politiche da parte di organizzazioni ambientaliste, gruppi di cittadini e alcune nazioni europee che hanno preoccupazioni sulla sua sicurezza.

La Commissione europea ha promesso di continuare a monitorare attentamente l’uso del glifosato e di prendere ulteriori misure se emergessero preoccupazioni sulla sua sicurezza.