E’ molto significativo che nel NASEM 2021 (Nutrient Requirements of Dairy Cattle edizione 2021) sia comparso un capitolo, il n°14, dedicato all’impatto ambientale delle bovine da latte. Nell’edizione precedente (NRC 2001) nel capitolo 12 si parlava solo di azoto e di fosforo, e non di metano enterico e, più in generale, di gas climalteranti.

E’ doveroso ricordare che quando si parla di gas climalteranti o GHG s’intendono il metano (CH4), l’anidride carbonica (CO2) e il protossido di azoto (N2O). 

Nel 2008, negli USA, il contributo dell’intero settore latte alla produzione dei GHG è stato dell’1.9%, con una ripartizione del 44% del metano, del 41% dell’anidride carbonica e del 13% del protossido d’azoto. Il metano è un potente gas climalterante (più del 28% rispetto alla CO2). Nel 2014, sempre negli USA, le bovine da latte hanno contribuito per il 25% al totale delle emissioni enteriche degli allevamenti. 

La produzione di metano, sempre negli USA, rappresenta una perdita di circa il 5.6% (3.8 – 7.4 %) dell’energia lorda ingerita dalle bovine. La maggior parte del metano enterico prodotto da questi animali proviene dal reticolo-rumine, e solo il 13% dall’intestino. 

La produzione di metano è correlata positivamente con la quantità di cibo consumato dalle vacche e ciò è responsabile per il 60-80% delle variazioni di questo GHG. Esiste una variabilità di emissione da razza a razza ma è di modesta entità mentre il tipo di carboidrati, delle categorie strutturali e non strutturali, fermentati dal rumine è altamente correlato con  il profilo degli acidi grassi volatili, e quindi con la produzione di metano. La fermentazione della fibra, comparata con quella degli amidi, comporta una maggiore produzione di acetati, con un aumento della disponibilità di idrogeno e conseguentemente di metano. La fermentazione degli amidi, per le note ragioni, riduce il pH ruminale e mentre cresce la produzione di acido propionico viene sottratto molto idrogeno.

Tra le strategie di riduzione della produzione di metano enterico nella bovina da latte ci sono: la manipolazione della dieta, la modificazione dell’ambiente ruminale e l’uso di additivi di comprovata efficacia. Visto che la sostituzione dei carboidrati strutturali, anche detti fibra, con quelli non strutturali, ossia gli amidi, provoca sia una riduzione del metano enterico che un aumento di acido propionico e quindi di glucosio, sembrerebbe che questa sia la soluzione al problema. Questo non tiene però conto del fatto che l’opinione pubblica non vede di buon occhio che le bovine da latte competano con l’uomo per i cereali da esso consumabili. La strada altamente consigliabile è quella di migliorare sia la genetica che le tecniche colturali e di conservazione dei foraggi, e di utilizzare maggiormente fibrosi non foraggeri come i cruscami, le polpe di barbabietola e le buccette di soia. 

Negli USA dal 1990 al 2012 le emissioni di metano enterico sono cresciute del 6% mentre il numero dei bovini da latte è calato del 2% e la produzione di latte è cresciuta di ben il 36%. Questo significa che per ogni unità di latte c’è stata una riduzione del 22% della produzione di CH4. Dal 1944 negli USA la carbon footprint dell’industria del latte è calata del 41%. In Olanda la produzione di latte, corretto per il grasso e per le proteine (FPCM), è aumentata del 34% e la produzione di metano del 16% ma l’intensità per unità di FPCM è calata del 13% nel periodo dal 1990 al 2008. 

La combinazione delle varie strategie fin qui in parte prese in considerazione può portare ad una riduzione delle emissioni di metano enterico del 15-30%. Con l’utilizzo di additivi di comprovata efficacia si può scendere anche fino al 51%.

Per calcolare la produzione di metano enterico nelle bovine in lattazione NASEM 2021 consiglia l’equazione sviluppata da Nielsen ed altri (2013) e riportata di seguito[1].

Metano (mcal/die) = 0.249 (+ 0.019) x DMI – 0.347 x fa + 0.0409 (+0.012) x dNDF

 

[1] Nielsen N.L., H. Volden, M. Akerlind, M.Brask, A.L. F. Hellwing, T. Storlien and J.Bertilsson. A prediction equation for enteric methane emission from dairy cows for use NorFor.Acta Agric Scand.A. Anim. Sci. (2013) 63(3):126-130.