La consistenza numerica della popolazione di bovine da latte nella Confederazione Elvetica ha raggiunto il minimo storico (grafico 1).

Grafico 1. Consistenza del patrimonio elvetico di bovine da latte dal 2010 a Settembre 2023 (Fonte: Identitas-Tierstatistik, 2023. Modificato).

È quanto è emerso dal rapporto stilato dall’Associazione dei Produttori Svizzeri di latte (Schweizer Milchproduzenten – SMP), la quale teme una futura ulteriore contrazione.  Timore avallato dalla tendenza degli ultimi dieci anni, durante i quali si è assistito a un progressivo e continuo calo del numero di capi allevati. Secondo quanto ha dichiarato Reto Burkhardt, responsabile della comunicazione della SMP, la causa principale di questo fenomeno è il significativo innalzamento dei costi di produzione che, sebbene il prezzo del latte pagato alla stalla sia aumentato, tuttavia sono diventati insostenibili. Inoltre, il caldo eccessivo registrato in questi anni e la minore produzione foraggera potrebbero avere influito significativamente sulla decisione di riformare un maggior numero di bovine.

“Purtroppo – afferma Burkhardt – un numero sempre più consistente di allevamenti sta riconvertendo il proprio indirizzo produttivo dalla produzione di latte alla produzione di vitelli da ristallo ottenuti dalla linea vacca-vitello e, quindi, non allevano più il giovane bestiame da rimonta”. Le motivazioni avanzate da Burkhardt sono state confermate anche da Jörg Hähni, responsabile marketing e promozione della razza presso l’Associazione Svizzera Allevatori Razza Bruna (Braunvieh Schweiz): “Sicuramente le cause che hanno dato origine a questo fenomeno sono molte, ma l’esorbitante incremento dei costi di produzione ha giocato un ruolo di primaria importanza”.

Dello stesso parere è Nicolas Berger, responsabile della gestione dati presso Braunvieh Schweiz: “Negli ultimi anni, le congiunture economiche hanno notevolmente peggiorato la situazione e gli elevati costi di produzione, associati a un non adeguato incremento del prezzo del latte pagato alla stalla, hanno sfavorito l’allevamento della bovina da latte”. Tuttavia, alla diminuzione del numero di animali è corrisposto un aumento della produzione di latte generato, soprattutto, dalla diffusione dei sistemi automatici di mungitura (AMS). Anche se la quantità di latte bovino, prodotta nei confini della Confederazione, ha subito un calo rispetto al passato, tuttavia questo ribasso è stato inferiore rispetto alla contrazione numerica dei capi allevati. Inoltre, anche la produzione di formaggi è diminuita. Tutto ciò ha, per ora, evitato che si verificasse una carenza di prodotto, ma: “sicuramente non si può dire che, sul mercato interno elvetico, ci sia abbondanza di latte” ha concluso Reto Burkhardt.