IN BREVE

La decisione di un allevatore di abbattere o di continuare a tenere una vacca da latte è una scelta complessa basata sulla salute degli animali e sulle pratiche di gestione dell’allevamento. In questo articolo, tratto dal Journal of Dairy Science, è stata esaminata la relazione esistente tra longevità della vacca e salute degli animali, e tra longevità e investimenti fatti in azienda, analizzando le caratteristiche specifiche dell’allevamento e le pratiche di gestione degli animali ed impiegando i dati di produzione e i dati delle aziende da latte svedesi per il periodo dal 2009 al 2018. È stato utilizzato il modello di regressione dei minimi quadrati e dei quantili incondizionati per eseguire, rispettivamente, analisi basate sulla media e sull’eterogeneità. I risultati dello studio indicano che, in media, la salute degli animali ha un effetto negativo ma non significativo sulla longevità delle mandrie da latte. Ciò implica che l’abbattimento viene eseguito prevalentemente per motivi diversi dal cattivo stato di salute. Gli investimenti nelle infrastrutture aziendali hanno un effetto positivo e significativo sulla longevità delle mandrie da latte. L’investimento nelle infrastrutture permette di avere spazio per l’acquisto o l’aumento del numero di manze senza che vi sia la necessità di abbattere le vacche da latte già presenti. Le variabili legate alla produzione, che prolungano la longevità delle vacche da latte, includono la maggiore produzione di latte e l’intervallo di parto. I risultati di questo studio indicano che la longevità relativamente breve delle vacche da latte in Svezia, rispetto ad alcuni paesi produttori di latte, non è il risultato di problematiche di salute e di benessere, ma che dipende piuttosto dalle decisioni di investimento degli allevatori, dalle specifiche caratteristiche dell’allevamento e dalle pratiche di gestione degli animali.

La longevità delle vacche da latte si è guadagnata una maggiore attenzione negli ultimi anni, in gran parte a causa delle ripercussioni ambientali ed economiche associate ad una durata della vita breve. L’abbattimento delle vacche da latte nelle prime fasi del ciclo produttivo (cioè prima che la vacca sia biologicamente vecchia) è considerato una pratica non sostenibile sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale.

Il concetto di longevità viene anche collegato al benessere degli animali. Data la crescente preoccupazione e consapevolezza nei confronti di come vengono trattati gli animali nell’allevamento moderno, l’abbattimento delle vacche da latte in giovane età solleva preoccupazioni per il benessere animale. Una breve durata della vita e la pratica dell’abbattimento delle vacche da latte in giovane età segnalano che gli animali non vengono tenuti in modo tale da poter funzionare in produzione per un periodo di tempo prolungato. Le decisioni di abbattimento sono generalmente influenzate da fattori intrinseci ed estrinseci. I fattori intrinseci che influenzano la longevità della vacca includono la salute, la produzione di latte e lo status riproduttivo. I fattori estrinseci che influenzano la longevità delle vacche includono la disponibilità di manze da rimonta, la produzione di latte, la disponibilità di terreno e i prezzi. Questa è la ragione per cui i motivi che portano all’abbattimento delle vacche da latte hanno ricevuto notevole considerazione nella letteratura scientifica.

Grandl et al. (2019) hanno evidenziato che un gran numero di vacche viene rimosso dalla mandria all’inizio della lattazione principalmente per motivi di salute metabolica. De Vries (2013) ha aggiunto che la longevità media della vacca si basa su fattori economici estrinseci che non sono correlati alla salute e alle performance della vacca stessa. Ricerche condotte in precedenza hanno scoperto che la quantità di tempo che una vacca da latte rimane nella mandria è associata al benessere della stessa, al risultato economico dell’allevamento e agli impatti ambientali. Precedenti ricerche hanno anche tentato di esaminare fino a che punto la longevità delle vacche possa influire sui bilanci economici dell’allevamento. Negli Stati Uniti, De Vries (2013) ha scoperto che quando le vacche vengono allontanate dalla mandria all’inizio della lattazione, il costo per l’allevatore va dai 380 ai 760 € per vacca, e questo costo non include le perdite di latte. Abbattere le vacche all’inizio della lattazione (ad esempio, meno di 60 DIM) porta a grandi perdite economiche. Nel Regno Unito e in Danimarca, gli studi hanno dimostrato che un’elevata percentuale delle perdite di reddito subite dagli allevatori è legata all’abbattimento precoce delle vacche da latte. In Germania, Grandl et al. (2019) hanno scoperto che l’aumento della longevità delle vacche da latte migliora la redditività degli allevamenti. Sempre più letteratura si è concentrata sui fattori intrinseci, genetici e sui tratti, e su fattori estrinseci per spiegare la longevità.

Tuttavia, la longevità delle vacche da latte nella mandria è determinata dalle decisioni di abbattimento prese dall’allevatore, che si basano su una complessa combinazione di diversi fattori. Sebbene diversi fattori legati all’animale motivino la decisione di abbattere una vacca da latte, è probabile che la decisione includa una componente economica relativa a quante e quali vacche dovrebbero essere tenute nella mandria per massimizzare il profitto. In termini di economia della produzione, una ragione per non abbattere le vacche più vecchie potrebbe essere la recente espansione dell’azienda agricola, per cui un allevatore potrebbe aver bisogno di continuare a tenere tutti gli animali della mandria per occupare i posti. Ciò suggerisce che l’importo che un allevatore decide di investire nell’azienda può influenzare la longevità. Un recente studio di Reimus et al. (2020) supporta le ragioni economiche delle decisioni relative all’ abbattimento dei capi. Lo studio ha indicato che le caratteristiche dell’allevatore e le pratiche di gestione dell’azienda possono avere un effetto sostanziale sulla salute e sulla longevità delle vacche. Inoltre, gli autori hanno suggerito che buone pratiche di gestione, compresi gli investimenti in buone strutture, possono portare ad un miglioramento della salute, del benessere e della longevità degli animali.

Studio sulla relazione tra investimenti fatti dall’allevatore e longevità delle vacche

Tuttavia, nessuno studio fino ad oggi ha esaminato la relazione esistente tra gli investimenti effettuati dall’allevatore e la longevità della vacca. Di conseguenza, attualmente vi è una comprensione limitata di come la longevità sia correlata alle decisioni strategiche dell’allevatore in merito all’ampliamento dell’attività. Inoltre, per quanto ne sappiamo, nessuno degli studi precedenti sopra menzionati ha esaminato il nesso di causalità tra le specifiche pratiche di gestione degli animali di un allevamento e la longevità delle bovine. Invece, da un punto di vista metodologico, la maggior parte degli studi che hanno tentato di analizzare le decisioni e i metodi di abbattimento per ottimizzare la longevità, nonché come questi influenzino i risultati economici, si basava su modelli ottimizzati al computer.

Questi modelli ottimizzati al computer stimano il profitto annuo per capo e ipotizzano che il profitto sia massimizzato per un numero fisso di animali nella mandria, senza considerare le manze da rimonta. Inoltre, questi modelli non tengono conto degli effetti temporali, dato che tali modelli sono per lo più impostati per uno specifico periodo di tempo o per una stagione di produzione. Per di più, i modelli ottimizzati non stabiliscono la causalità e, di conseguenza, vi sono poche informazioni o nessuna intesa sul nesso causale tra le caratteristiche specifiche dell’allevamento, le pratiche di gestione degli animali e la longevità delle bovine. Per questo, un recente studio pubblicato sul Journal of Dairy Science ha valutato l’eventuale esistenza di un nesso causale tra la salute degli animali, la longevità delle vacche e gli investimenti nell’allevamento, controllando al contempo le caratteristiche specifiche dell’allevamento e le pratiche di gestione degli animali utilizzando i dati sulla produzione e sugli allevamenti da latte svedesi dal 2009 al 2018. I fattori specifici riguardanti l’allevamento e la gestione degli animali includono la produzione di latte, la razza, la tipologia di stabulazione, il sistema di mungitura e il sistema di produzione (convenzionale o biologico).

Materiali e metodi

Nello specifico, per prima cosa gli autori hanno analizzato in che misura la salute degli animali possa influire sulla longevità della vacca. Come seconda cosa, hanno voluto mettere in evidenza la misura in cui le aziende hanno effettuato investimenti per aumentare la dimensione della loro attività e in che misura il tasso di abbattimento venga determinato dalle scelte degli allevatori di aumentare il numero di posti o di mantenere la loro attività ad un livello di dimensioni costanti in un determinato momento. Inoltre, è stata fatta una distinzione tra gli effetti medi stimati e gli effetti eterogenei stimati, rispettivamente, dalla regressione dei minimi quadrati ordinari (OLS) e dalla regressione quantilica incondizionata (UQR). La novità scientifica delllo studio risiede nella sua analisi degli effetti medi ed eterogenei riguardanti come le decisioni di investimento degli allevatori, la salute degli animali, le pratiche di gestione (ad es. scelta della razza, stabulazione e sistemi di mungitura) e le caratteristiche della produzione (ad es. dimensione della mandria) influenzino la longevità della vacca.

La comprensione di questi fattori determinanti può essere utile, al contempo, per migliorare la salute della mandria, il benessere e il bilancio economico dell’allevamento. Inoltre, questo studio utilizza i dati di registrazione raccolti in azienda e impiega un rigoroso quadro econometrico. Questo documento fornisce un contributo alle conoscenze esistenti nei seguenti modi: come prima cosa, è il primo studio a utilizzare panel di dati del lungo periodo riguardanti gli investimenti aziendali al fine di esaminare l’effetto degli investimenti nel campo delle costruzioni sulla longevità delle vacche da latte. In questo modo, abbiamo messo in evidenza come le strategie degli allevatori riguardanti la longevità delle vacche da latte possano essere utili per migliorare contemporaneamente lo stato di benessere delle mandrie da latte.

Lo studio fornisce anche spunti significativi che sono importanti per una discussione informata sulle considerazioni etiche legate alla longevità delle vacche da latte e alle possibili sinergie (o compromessi) tra il desiderio di tenere gli animali per periodi di tempo più lunghi per motivi etici e le conseguenze in termini di salute e benessere della mandria. Inoltre, i risultati di questo studio contribuiscono al dibattito sul desiderio di mantenere gli animali in produzione per un lungo periodo di tempo al fine di distribuire gli oneri ambientali dell’allevamento delle manze su una quantità maggiore di produzione totale e su come ciò sia correlato alla salute e allo stato di benessere della mandria stessa. Infine, i risultati ottenuti dallo studio contribuiscono alla resilienza del ciclo di vita della mandria da latte, che è molto importante per la sostenibilità dell’industria lattiero-casearia.

Conclusioni

Sulla base dei risultati ottenuti, vengono tratte le seguenti conclusioni: in primo luogo, gli investimenti nelle infrastrutture agricole prolungano la longevità delle vacche da latte in Svezia. L’investimento in fabbricati agricoli crea spazio per manze nuove o di reclutamento superiore, senza la necessità di abbattere vacche da latte già esistenti. Ciò significa che la decisione di abbattimento è effettivamente una decisione strategica legata alle scelte di investimento effettuate nelle aziende agricole. In secondo luogo, nelle mandrie da latte svedesi, non vi è alcuna associazione tra la proporzione di vacche malsane nella mandria riflessa come percentuale che riceve cure veterinarie e la durata media della vita produttiva delle vacche. La salute degli animali, in media, non ha un effetto significativo sulla longevità di una mandria da latte in Svezia e l’abbattimento viene effettuato prevalentemente per motivi diversi dalla cattiva salute. Inoltre, le variabili di produzione associate a una maggiore longevità della mandria da latte includono una maggiore produzione di latte e un lungo intervallo tra i parti. L’età avanzata al primo parto riduce la longevità della mandria. I risultati mostrano inoltre che la durata della vita produttiva delle mandrie da latte in Svezia ha iniziato ad aumentare in modo significativo dal 2015 ad oggi.

Tratto da “Dairy cow longevity: Impact of animal health and farmers’ investment decisions” di Enoch Owusu-Sekyere, Ann-Kristin Nyman, Mikaela Lindberg, Birhanu Addisu Adamie, Sigrid Agenäs e Helena Hansson. J. Dairy Sci. 106:3509–3524. https://doi.org/10.3168/jds.2022-22808